Le pagelle di Foggia-Vibonese. Una vittoria col brivido

Foggia alla ricerca di una vittoria in casa contro l’ultima della classe, Vibonese allo Zaccheria per dimostrare che non è proprio l’ultima della classe. Queste le premesse e questi i fatti di un pomeriggio freddo e piovoso in cui le due squadre si sono affrontate ad armi pari dando vita ad una gara esaltante dai risvolti rocamboleschi.

Zeman ancora una volta “fa di necessità virtù” mescolando le carte in tavola. Oltre ad Alastra, che non recupera il risentimento muscolare di domenica scorsa, e ai soliti noti, fermi in infermeria già da diverse giornate, all’ultimo minuto deve rinunciare anche a Pietro Martino, che nella notte ha accusato un attacco febbrile. Formazione quindi rimaneggiata con Volpe tra i pali e difesa con Nicoletti e Garattoni sulle fasce, Sciacca e Girasole, quest’ultimo in sostituzione dello squalificato Di Pasquale. Al centro i soliti tre: Garofalo, Petermann e Gallo, mentre in attacco ritrova il rientrante Curcio con Ferrante e Tuzzo. Sembra che il terzetto d’attacco, o tridente che dir si voglia, stia cominciando finalmente a delinearsi. Oggi tutto il reparto offensivo prende la palma del migliore in campo.

Bastano solo 20 minuti ai rossoneri per andare in vantaggio: Petermann lancia Tuzzo, che scatta in posizione regolare e in diagonale trafigge Marson. Tuzzo è alla prima rete con il Foggia di Zeman in questo campionato. Dopo appena due minuti ci prova Curcio a mettere dentro di testa ma il portiere stavolta si supera ed alza la palla sulla traversa. Al 28° è sempre lui, il Capitano in pectore, a servire Nicoletti che insacca all’angolino sinistro della rete. La Vibonese, che pure aveva retto per venti minuti, sembra ora frastornata e in men che non si dica prende altri due goal: prima con Ferrante che raccoglie un traversone in area di Curcio spedendolo in rete di testa e poi con lo stesso Curcio che al 43° punta l’angolo più lontano della porta e trafigge per la quarta volta il povero Marson. Che brutta giornata deve essere stata la sua…

Squadre negli spogliatoi ma ad uscire è solo la Vibonese. Il Foggia non c’è; anzi peggio perché a rientrare è la bruttissima copia di quello del primo tempo. Si è in vantaggio di quattro reti, si è sicuri o quasi di vincere la partita, ma perché soffrire e far soffrire?

In dodici minuti la squadra di Zeman incassa due goal, prima con Bellini davanti ad una difesa imbambolata e poi su rigore grazie ad un fallo di mano in area di Garofalo. Riaffiorano improvvisamente i pensieri e le paure di un tempo che fu: con Zeman si può anche stare sul 4-0 e poi perdere la partita. Zemalandia è anche questa, purtroppo.

La Vibonese ci crede, i cambi di mister D’Agostino funzionano e il Foggia perde completamente la verve e il gioco del primo tempo. È una fortuna, mera fortuna, che non arrivi il terzo goal degli ospiti. Ma pian piano i ragazzi cominciano a prendere coraggio, presi per mano da colui che oggi ha dimostrato in tutto il suo valore, quel Curcio che all’80° si procura un calcio di rigore che poi andrà a segnare con un destro angolatissimo dove Marson non può proprio arrivarci. La Vibonese è sconfitta!

Finisce con il Foggia che gestisce il possesso palla senza sdegnare le ultime incursioni in area, con Tuzzo prima e Ferrante poi, e conquistando così l’ottavo risultato utile consecutivo. Vittoria doveva essere e vittoria è stata!

Per la pagella di oggi abbiamo avuto la redazione di Mitico al gran completo, cui si è aggiunto anche il Direttore di Foggacalciomania, Daniel Miulli, che ringraziamo. Il nostro grazie va anche ai mitici Angelo Carboni, Savino Serra e Gianmaria delle giovanili trentine.