L’Università di Foggia è tra i migliori atenei del Sud e d’Italia. Lo certifica il rapporto del Censis 2023-2024.

L’Università di Foggia, con i suoi 12mila iscritti, si posiziona per il terzo anno consecutivo nella fascia degli Atenei italiani di media dimensione nella classifica Censis 2023-2024.
Un risultato importante a conferma della crescita costante dell’Ateneo di Foggia che registra anche per l’anno 2022-2023 un trend positivo che lo posiziona al quarto posto tra le Università italiane con un +5,33% di studenti regolari (dati MUR-Costo Standard).
Nell’ambito delle 70 classifiche elaborate dal Censis (948 variabili considerate), l’Università di Foggia registra la performance migliore nella didattica posizionando numerosi Corsi di Laurea nella top ten nazionale e nelle prime posizioni tra gli Atenei del Sud Italia.
Entrando nel dettaglio delle classifiche relative alla didattica, l’Università di Foggia si afferma tra le eccellenze con una prima posizione tra gli Atenei del Sud Italia per quanto riguarda
le lauree triennali in ambito medico-sanitario, economico, educazione e formazione, agrario-forestale, scienze motorie e sportive. L’Ateneo è in top ten anche per molti dei suoi corsi di Laurea Magistrale, in particolare, per gli ambiti relativi a: educazione e formazione (primi in Italia), medico sanitario (quarti in Italia e primi nel Sud Italia) agrario-forestale, giuridico (terzi in Italia e primi nel Sud Italia), economico (primi nel Sud Italia).

Anche per le lauree a ciclo unico l’Ateneo di Foggia si posiziona quarto in Italia (primo nel Sud Italia) in Odontoiatria e Protesi Dentaria e primo tra gli Atenei nel sud Italia per il corso di laurea in Giurisprudenza.
In merito alla graduatoria generale quest’anno l’Ateneo di Foggia vede migliorare la valutazione relativa alle strutture con un punteggio che varia da 81 dello scorso anno a 85 (qualità di aule, biblioteche, sale studio, laboratori). L’area nella quale si registra la migliore performance rispetto allo scorso anno è quella relativa all’internazionalizzazione (programmi di mobilità internazionale) passando da 82 dello scorso anno a 87 su 100, registrando il quarto miglior punteggio complessivo nella graduatoria nazionale e primo miglior punteggio per il Sud Italia.
L’area relativa a comunicazione e i servizi digitali (qualità degli strumenti di comunicazione, siti web e canali social) conferma il risultato eccellente raggiunto lo scorso anno di 93 su 100.

Grande soddisfazione è stata manifestata dal Magnifico Rettore prof. Lorenzo Lo Muzio che ha così commentato i risultati ottenuti:
“Al di là dei trend positivi messi in luce dalla classifica Censis, sono particolarmente orgoglioso dei risultati che abbiamo raggiunto, in particolare, nella didattica che, come sappiamo, gioca un ruolo strategico per rilanciare, con forza e determinazione, lo sviluppo della nostra Università che ambisce a diventare sempre più competitiva nell’ambito del sistema universitario nazionale e internazionale e capace di offrire le migliori opportunità ai suoi studenti. La qualità dei nostri percorsi formativi è testimoniata dalle immatricolazioni che, nell’a.a. 2022/2023 ci hanno visto in quarta posizione tra gli Atenei Italiani con un incremento del +3,67% (+5,33% di studenti regolari) e con una variazione positiva di crescita pari al +39,56% (dal 2018 al 2023) alla quale si affianca il +21,54% di studenti regolari (secondo miglior risultato in Italia). Per l’anno accademico 2023/2024 auspichiamo di confermare il trend positivo di crescita delle iscrizioni a conferma dell’attrattività della nuova offerta formativa che si arricchisce di 8 nuovi corsi di laurea portando così il numero complessivo a 47. Naturalmente occorrerà, nel breve termine, migliorare i servizi agli studenti, potenziare ulteriormente le strutture e implementare le attività di placement nella
consapevolezza che, a differenza di altri Atenei che hanno registrato performance migliori
sull’occupabilità, il nostro Ateneo opera in un Territorio caratterizzato da un tessuto produttivo e imprenditoriale che necessita di essere sostenuto da importanti politiche di investimenti per concretizzare le sue potenzialità.”

fonte: comunicato Università di Foggia