La regular season è giunta al termine e con essa i patemi del popolo rossonero finalmente certo del piazzamento playoff del suo Foggia. Un quarto posto a dir poco dignitoso che toglie ogni interrogativo dalla mente dei tifosi più dubbiosi: 61 punti in classifica e il secondo attacco del girone (60 gol) dietro solo a quello del Catanzaro (102). Numeri emblematici che danno la giusta sostanza alla grande stagione dei rossoneri più volte schiacciati dall’inevitabile rabbia scaturita da alcuni risultati. Passi falsi che hanno caratterizzato l’intero campionato, come del resto anche i grandi successi vitali per il quarto posto finale.
Un traguardo che ad oggi sembra andare quasi stretto a più di qualche tifoso. Gli stessi che soltanto alcuni mesi fa e nello specifico al fischio finale di Foggia-Pescara (0-4) mai avrebbero pensato di ottenere. Merito di una squadra che è riuscita a dribblare tutti gli ostacoli di stagione e a rispondere con determinazione a quell’inevitabile incertezza scaturita dalla domanda più comune in questa annata: e adesso? Un interrogativo arduo, ma al quale il gruppo ha risposto prima con Fabio Gallo e poi con Delio Rossi.
I due assoluti protagonisti di una doppia rinascita passata attraverso una delle tempeste più emblematiche del recente passato. Il tecnico riminese ha dimostrato di avere le redini del gruppo ben salde tra le sue mani. Una realtà tutt’altro che scontata, viste le conseguenze potenzialmente letali scaturite dal brevissimo interregno di Mario Somma. I risultati del resto gli hanno dato anche ragione: tre vittorie ed una sconfitta contro il Catanzaro. Un risicato 2-1 che ha lasciato non poca amarezza sul palato del tifoso rossonero: segnale inequivocabile di una squadra in costante ripresa, ma soprattutto rinvigorita dalle sicurezze ritrovate. Un punto fermo che Rossi ha sottolineato fin dal giorno della sua presentazione e di nuovo nel post gara con la Turris: “Devo dare solidità”. Detto fatto. In questo momento però, l’ex Lazio si trova nuovamente davanti allo stesso quesito: e adesso?
La griglia playoff dice quarto posto, ma il Foggia è chiamato inevitabilmente a dare un senso più compiuto alla sua stagione. Il finale di campionato ha decretato la squadra tra quelle in maggiore crescita. Una buona notizia per l’intero popolo rossonero, ma in modo particolare per il tecnico riminese. Il quale adesso, grazie anche allo slittamento dei playoff, può cercare di approfondire quel rapporto di conoscenza a lui tanto caro quanto necessario. Inevitabile. Un cambio di circostanze che potrebbe a sua volta modificare anche il cammino della squadra in questo sprint finale. Un sogno per tutti e un obbiettivo per pochi: Rossi e il Foggia. Un duo che già da quest’anno ha tutta l’intenzione di far parlare di sé per poi proiettarsi in un futuro ancora tutto da decifrare.