“Il Governo di destra sta rimodulando tutti gli interventi del PNRR, spostando risorse per le infrastrutture ferroviarie dal Sud al Nord Italia, motivato dal fatto che le Regioni del Sud sono inefficienti ed hanno bassa capacità di spesa. Questo potrebbe significare che anche i 20 milioni di euro, già finanziati per la costruzione della “misera” fermata ferroviaria, seguano la via del Nord o di qualche altra parte della Regione Puglia” lo afferma in un comunicato, Luigi Augelli, presidente del Comitato Un Baffo a Foggia.
“Leggetevi l’Espresso di alcuni giorni fa (il riferimento è a un articolo del settimanale l’Espresso in edicola questa settimana ndr), nel quale si afferma che i cittadini della Capitanata sono oramai rassegnati ad accettare l’idea, che la salita sui treni AC/AV da e per Napoli/Roma a partire dalla fine dei lavori sulla Napoli/Bari (2026), avverrà o dalla stazione di Barletta o da quella di Benevento” sottolinea Augelli.
“Non abbiamo più alcuna voglia, come Comitato Un Baffo a Foggia, dopo 8 anni di inutile battaglia, postare informazioni sullo stato dell’arte della 2^ fermata/stazione a Foggia, tanto, ai cittadini di questo territorio, la costruzione di questa infrastruttura non interessa” conclude, con amarezza, il Presidente del Comitato.
Tutto parte da lontano e cioè da quando le ferrovie del foggiano grazie ai politici e sindacati locali , le hanno consegnate su un piatto fatto da leccaculi, ai regionali. Da quel momento,parlo degli anni fine 80 e 90…ci hanno tolto tutto. L’ultima è la fermata dei treni per Roma e Napoli che, per pochi minuti, giustificava il disagio per i passeggeri per raggiungere Cercato e la enorme spesa per riattivare il vecchio percorso e la ristrutturazione di Cercato. E tutto questo giustifica la reclusione di Foggia per andare a prendere il Roma aBarletta? Facciamo ridere…….In altri posti ci sarebbe stata una mobilità generale. Ma i foggiani,secondo me non se li creano sti problemi tanto nel tempo abbiamo perso posti di lavoro e dignità. Possiamo perdere di tutto. Che shifo.