È la partita che rappresenta lo spartiacque tra l’anonimato e la visibilità nazionale, un’impresa che mise il Foggia di Pugliese e Rosa Rosa prepotentemente sotto i riflettori. Viene ricordata per lo straordinario risultato(7-2) conseguito in trasferta (triplette di Nocera e Oltramari ed autorete di Gigante) e perché i gol rossoneri li incassò il giovane portiere friulano Dino Zoff.
Era il 28 ottobre 1962, settima giornata d’andata del campionato di serie B 1962/63. La partita fu giocata sotto la pioggia, con un terreno pesante e sdrucciolevole. Dopo la goleada di Udine, il Foggia balzò solitario in testa alla classifica con 11 punti e Nocera divenne leader dei cannonieri con 8 gol.
La notizia della strepitosa impresa dell’undici di Pugliese rimbalzò a Foggia tramite “Tutto il calcio minuto per minuto”. Ascoltai i risultati attaccato ad una vecchia radio Telenfunken. I collegamenti con gli stadi, all’epoca, riguardavano quattro partite di serie A ed uno di B. Il primo flash dai campi non collegati fece saltare da sedie e poltrone migliaia di tifosi rossoneri: Udinese 1 Foggia 5! Si seppe solo nella serata che il primo tempo era terminato 3-1 e che nei primi tre minuti della ripresa gli scatenati rossoneri avevano portato a cinque i loro gol. In molti pensarono di aver sentito male o che si trattasse di un errore, tanto il risultato era clamoroso. Poiché non c’erano sistemi per verificare la notizia, si dovette aspettare con ansia i successivi aggiornamenti, che non arrivarono perché l’andamento della trasmissione rimandò direttamente ai risultati finali. Era tutto vero! Anzi di più: “Ad Udine, Foggia batte Udinese 7-2”.
La formazione di quella grande impresa dei Satanelli fu la seguente: Biondani, Bartoli, Corradi, Ghedini, Odling, Faleo, Oltramari, Gambino, Nocera, Lazzotti, Patino. Particolare curioso: in quella trasferta il Foggia fu seguito in aereo da 28 tifosi, che arrivarono a Venezia dopo un viaggio che le cronache dell’epoca definirono “avventuroso”. La goleada foggiana quell’anno non fu solo un episodio. La fabbrica del gol messa in piedi da mister Pugliese, alla fine fu, con 56 reti, la migliore del torneo a pari merito con il Monza e Vittorio Nocera vinse la classifica cannonieri con 24 gol. A fine campionato il Foggia arrivò quinto con 43 punti, dietro le promosse Messina, Bari e Lazio e alle spalle del Brescia.
Come sempre complimenti vivissimi a Giovanni Cataleta per averci fatto rivivire un giorno glorioso dei satanelli.
L’annuncio alla radio di quel risultato davvero strabiliante , realizzato in trasferta da una matricola (per giunta del Sud ) contro una squadra blasonata e storica (del Nord ) cambiò la storia del Foggia Incedit e della città di Foggia .
In seguito , nel 1964-65 , venne la storica vittoria sull’Inter mondiale di H.H., a confermare ulteriormente il valore dell’undici di Pugliese e RosaRosa ma la vittoriosa gara di Udine fu l’annuncio al mondo del Calcio italiano che nel Tavoliere era nata una squadra davvero indomabile .
Matteo Pugliese