Linea ferroviaria Foggia-Manfredonia: da opera strategica a linea da smantellare

Luigi Augelli Presidente del Comitato “Un Baffo Ferroviario per Foggia“, in una lunga nota apparsa su internet si scaglia contro la decisione della Regione Puglia di smantellare la linea ferroviaria che collega Manfredonia al capoluogo dauno.

Pochi giorni fa era giunta la notizia che “la Regione Puglia, sentiti il Comune di Manfredonia e l’ATO di Foggia, dando corso alle indicazioni contenute nel Piano Attuativo 2014-2019, ha predisposto una scheda per la riconversione delle risorse appostate per la realizzazione del Tram/Treno, nel progetto di una linea di BRT (Bus Rapid Transit ndr) a basso impatto ambientale che collegherà Manfredonia alla stazione di Foggia” come si legge in una nota della Regione.

I collegamenti tra Foggia e Manfredonia che avrebbero dovuto avvalersi di una innovativa linea ferroviaria su cui avrebbe viaggiato un treno-tram, torneranno a svolgersi esclusivamente su gomma, con tutte le ripercussioni negative che ciò determina in termini di emissioni e traffico.

Luigi Augelli ricostruisce cronologicamente alcune delle tappe che avevano portato al progetto treno-tram: “… Lo scorso 12/2/2020, l’allora Sottosegretario ai Trasporti, Roberto Traversi, alla interrogazione presentata in Commissione Trasporti, dall’On/le Antonio Tasso, sul potenziamento della linea Ferroviaria Foggia-Manfredonia, riteneva tale linea in predicato di trasformazione con il progetto treno-tram per ragioni “tecnologiche”, – ricorda Augelli. “I 50 milioni di euro, stanziati dal Patto per la Puglia e destinati al progetto treno-tram, erano ancora disponibili, fino al 2021, per l’ammodernamento ed elettrificazione della Foggia-Manfredonia, opera ritenuta strategica per la mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale“.

Luigi Augelli Presidente del Comitato “Un Baffo Ferroviario per Foggia

Questo progetto aveva una importante valenza non solo per il trasporto passeggeri “...ma anche e soprattutto per il trasporto merci dal porto industriale di Manfredonia. A tal proposito .- continua Augelli – nel Convegno del 14/5/2021, tenutosi presso la sede di Confindustria Foggia, sulla presentazione del Progetto VOLAFRECCE (convegno in cui si discuteva dei possibili scenari futuri dei trasporti intermodali in Capitanata, qui il nostro articolo ndr), l’intervento, in video conferenza, con il Presidente dell’Autorità Portuale Adriatico Meridionale, Prof. Ugo Patroni Griffi, confermava un investimento di 120 milioni di euro per l’abbassamento dei fondali del Porto Industriale di Manfredonia“.

Due distinti progetti, il Treno-tram Foggia-Manfredonia e il potenziamento dello scalo portuale, che sembravano essere parte integrante di una comune visione strategica di sviluppo della nostra Capitanata che avrebbe finalmente visto realizzate due importanti infrastrutture, di cui il nostro territorio è da sempre carente.

Questo intervento – ricorda Augelli – avrebbe consentito l’attracco di navi porta-container di elevato tonnellaggio ed il loro trasferimento, via ferrovia, verso le destinazioni attraversate dai corridoi europeo-mediterraneo 1 e 8, Copenaghen-Napoli e Napoli-Bari-Mar Nero“.

Il Presidente del Comitato conclude il suo intervento con un quesito, che è poi quello che tutti noi ci chiediamo:

… se la linea ferroviaria verrà smantellata, come si faranno a trasportare, una volta scaricati dalle navi, i container verso le loro destinazioni?

Augelli solleva un ulteriore e legittimo dubbio “… se ciò dovesse succedere, si troverà modo e maniera di non utilizzare più i 120 milioni di euro di finanziamenti per l’abbassamento dei fondali del Porto Industriale di Manfredonia, che si aggiungono ai 50 milioni già previsti per il treno tram“.

Lo scenario che il Presidente Augelli delinea per il futuro della Capitanata non è dei più incoraggianti: “Con lo smantellamento attuale della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia, anche il sogno di uno sviluppo economico/sociale della Capitanata, attraverso le Aree ZES (Zone Economiche Speciali) di ASI Manfredonia – Monte S. Angelo – ASI Foggia/Incoronata – Area industriale di Cerignola – Ascoli-Candela, inizierà ad essere smantellato gradatamente e in silenzio, senza che alcuna voce, dal nostro territorio, si alzi a suo favore“.

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