Zeman:”Palermo esperto, ma abbiamo voglia di fare bene”

“Palermo è la mia seconda città dopo Praga. Ho lavorato nella società rosanera per nove anni e non mi sembrerà neanche di andare da avversario. Ho la casa e in estate sono quasi sempre lì”. Per il boemo la sfida di domani sarà un po’ il derby del cuore, anche se non ha mai allenato la squadra palermitana. “La formazione siciliana ha elementi più esperti dei nostri. L’ho vista giocare contro la Juve Stabia ed è stata una sfida equilibrata. Il Foggia cercherà di supplire con la volontà e l’applicazione. Dobbiamo fare altri passi in avanti e crescere nell’assimilazione degli schemi e degli automatismi perché un gruppo diventa squadra quando sa cosa fare. I ragazzi hanno a disposizione per ogni giocata quattro soluzioni e tutti devono conoscerle a memoria e attuarle”.

Per quanto riguarda la formazione Zeman è stato come al solito ermetico. Vista l’indisponibilità di Nicoletti pensa di  schierare Martino o Di Jenno a sinistra e Garattoni a destra oppure inserire sulla fascia mancina Di Jenno. Dipende da chi schiererà il Palermo. L’altro dubbio dovrebbe essere nella composizione del tridente nella formazione di partenza con il ballottaggio tra Merola e Merkaj.

L’allenatore del Foggia ha parlato anche di una crescita di intesa e condizione del centrocampo con Rocca che spostato a destra rende meglio perché non si intralcia con Curcio. Con Merola e Merkaj invece le cose vanno meglio. Tra i guariti c’è Maselli che è nel gruppo ma non ancora pronto per giocare. A proposito della difesa che prende pochi gol il boemo ha chiarito: ”Veramente io vorrei la difesa più alta, sulla linea del centrocampo,  ma i difensori, forse per paura, stanno più indietro. Quando avranno assimilato meglio questa filosofia forse prenderemo qualche gol in più ma certamente ne faremo moltissimi”.