Orrore Shoah – Liliana Segre scrive agli studenti: “Non finì nel 1945. Siate vigili, potrebbe accadere ancora”

Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1° novembre 2005, la Giornata della Memoria si celebra oggi, 27 gennaio, per ricordare per sempre il genocidio degli ebrei nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu proprio in questo giorno che, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa entrarono per la prima volta ad Auschwitz scoprendo e facendo conoscere al mondo l’orrore della Shoah e lo sterminio del popolo ebraico e di altre minoranze, tra cui omosessuali, zingari, malati.

Oggi, e come ogni anno, la senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone preziosa di quell’abominio, ha scritto agli studenti per ricordare come sia indispensabile considerare il Giorno della Memoria come un monito di vita.

Queste le parole della Senatrice Segre:

“Cari ragazzi, giovani sentinelle della memoria, mi conforta sapere che la memoria sia così ben vigilata. Complimenti. Le parole che ci stanno a cuore: esclusione, diversità, discriminazione sono la materia prima su cui lavora la commissione che presiedo. Un lavoro che deriva direttamente dall’articolo 3 della Costituzione. Con quella Carta siamo entrati nell’età dei diritti. Amatela e praticatela, perché è lei lo ‘scudo stellare’ contro la barbarie. E forse non tutti sanno che l’orrore in effetti non finì il 27 gennaio 1945. Noi detenuti ancora in vita alcuni giorni prima eravamo stati costretti a spostarci verso ovest, verso il cuore della Germania. Iniziò allora la cosiddetta marcia della morte, il freddo, il gelo, la fame, lo spossamento fisico portarono alla morte di altre migliaia di persone. Arrivammo in poche decine. Fummo liberi solo i primi di maggio del 1945. Questo è stato. E, come ci ha ammonito Primo Levi, potrebbe accadere ancora. Se non saremo sempre vigili, attenti, informati, solidali, attivi. Buon lavoro a voi cari ragazzi, buona memoria a tutti”.

Il Ministero dell’Istruzione è da anni impegnato a promuovere nelle Istituzioni scolastiche un’ampia varietà di attività di studio, formazione e sensibilizzazione perché il ricordo delle vittime rimanga sempre vivo nel tempo. Per questo domani 28 gennaio sarà il giorno del Viaggio diffuso della Memoria. L’iniziativa permetterà a tutta la comunità studentesca di ascoltare le testimonianze dei custodi della Memoria, compresi gli interventi dei rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, da alcuni luoghi in cui sono avvenute le persecuzioni nel nostro Paese.

Nel video pubblicato di seguito le immagini del Museo Ebraico di Berlino dove l’architetto Daniel Libeskind ha creato uno spazio vuoto in varie parti dell’edificio. Questi cosiddetti vuoti si estendono verticalmente attraverso l’intero museo e rappresentano l’assenza di ebrei dalla società tedesca.

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Per non dimenticare. Mai.