“Avviare da subito uno studio per accrescere l’offerta del servizio ferroviario lungo la dorsale adriatica”: è l’impegno preso dall’amministratore delegato di Italo-Ntv, Gianbattista La Rocca, nell’ambito di un incontro con una delegazione della Fondazione pugliese “L’isola che non c’è”, che ne dà notizia in una nota, composta dal presidente nazionale dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, dal presidente della Università Lum, Emanuele Degennaro e dal presidente onorario della Fondazione, il giornalista Franco Giuliano.
Una proposta lanciata dal presidente della Lum, Degennaro, di “coinvolgere la Regione Puglia per finanziare lo sviluppo ferroviario così come è avvenuto nel settore del traffico aereo negli anni scorsi, l’amministratore delegato ha risposto che “la scelta sarà indipendente da questa ipotesi” essendo “Italo una azienda a mercato che guarda soprattutto i flussi di traffico”. Precisando di “non avere mai chiesto contributi per effettuare servizi commerciali”, così come invece avviene con altre aziende del settore.
Questo consentirebbe maggiore concorrenza sul mercato perchè creerebbe le condizioni affinché Trenitalia possa aumentare da subito il numero dei Frecciarossa da e per la Puglia, e Ntv-Italo, a fronte di un risparmio consistente sul pedaggio, possa avviare collegamenti che percorrano la linea AV Torino-Milano-Bologna e raggiungano Bari e Lecce, con poche fermate intermedie e tempi di percorrenza ridotti al minimo:
– Milano-Bari in circa 6 ore e 30 minuti;
– Milano-Foggia in circa 5 ore e 30 minuti;
– Milano-Termoli in circa 4 ore e 45 minuti;
– Milano-Pescara in circa 4 ore.
Si tratterebbe di un concreto intervento perequativo nei confronti dei territori del centro-sud e dell’area adriatica, dove è mancata la realizzazione dell’infrastruttura AV, che eviterebbe inoltre l’asimmetria della misura di riduzione del pedaggio proposta a livello politico solo per la tratta a sud di Salerno.
Entro la fine di settembre, al massimo entro i primi di ottobre, gli uffici dell’Azienda concluderanno l’indagine per “uno sviluppo della linea Adriatica” che verrà presentata nel corso di un incontro tecnico a Bari, organizzato dalla Lum, al quale potrebbero partecipare i vertici della Regione e le autorità che aderiscono alla Fondazione.
Un passo importante lungo il percorso intrapreso dalla Fondazione, si legge, “che mira ad un incremento del servizio su una tratta (quella da Milano a Lecce) attualmente “quasi esclusivamente servita da Trenitalia”.
Ci mancava un altro treno (in più).
Non appena è arrivato Italo a Foggia, sono iniziati i ritardi sulle linee (non per colpa di Italo ovviamente). Sono state aggiunte già 3 coppie di Italo ed una coppia di Frecciarossa 1000. Giustamente, essendo pochi gli Intercity e le Frecce Rosse Argento e Bianche… aggiungiamoci anche un’altra coppia di Italo dai !!! I binari sono quelli e i treni viaggiano uno dietro l’altro. Quando c’è un guasto ad un treno succede il finimondo, si perdono le coincidenze, e partono i rimborsi a Go Go !!!
Continuo a non capire !!!
Finalmente dei treni decenti con orari umani.. Grande Italo…
Ci sono ancora 15 km di binario unico da Campomarino a Ripalta da Milano a Bari e si parla di alta velocità…