Avevamo avuto modo di intervistare lo scorso aprile il dott. Lorenzo Donatelli, Primo Segretario Commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina, in occasione del volo inaugurale tra Foggia e Mostar (l’intervista la trovi qui). In questi giorni il direttore marketing/ vice presidente di Mondo Gino Lisa, l’ing. Michelangelo D’Arrissi, era a Sarajevo ed ha incontrato il dott. Donatelli presso la sede dell’ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina. È stata l’occasione per ribadire l’importanza di questo collegamento aereo tra le due sponde dell’Adriatico. Ne è scaturita una intervista che riprendiamo nei suoi punti salienti. “… Quando abbiamo saputo di questo collegamento, ormai più di un mese fa, lo abbiamo interpretato come segno di rilancio della connettività tra Bosnia Erzegovina e l’Europa, in particolare l’Italia. … Noi come Ambasciata, ma tutta l’Italia ed in particolare quella meridionale direi, possiamo guardare a un collegamento aereo di questo tipo come una grande opportunità. ” ha ribadito il dott. Donatelli. “Come Ambasciata crediamo che l’attivazione del volo nella logica del turismo religioso possa essere senz’altro suffragata dal fatto che c’è una stima di 100.000 pellegrini all’anno che dall’Italia si recano in visita presso Medjugorje; … speriamo che sarà un’opportunità per consentire anche ai cittadini bosniaco-erzegovesi di visitare San Giovanni Rotondo per gli stessi motivi”.< Domanda: Come ha accolto la comunità locale la notizia del nuovo volo verso l’Italia? Donatelli: “La notizia del nuovo collegamento aereo tra Foggia e Mostar è stata accolta molto positivamente dalla comunità locale, sin dai primi annunci sui media locali. Qualsiasi opportunità di raggiungere l’Italia in poco tempo è accolta con grande entusiasmo dai bosniaco-erzegovesi, dal momento che attualmente per ragioni strutturali il viaggio tra i due paesi avviene nella maggior parte dei casi via mare e/o via terra con conseguente allungamento dei tempi di percorrenza”. Altre opportunità possono svilupparsi anche sul versante delle attività produttive. “La Bosnia Erzegovina offre numerose possibilità per il business italiano se si pensa che è un paese con un costo della manodopera, anche qualificata, ed un costo dell’energia relativamente inferiore se confrontato con realtà limitrofe” ha evidenziato il dott. Donatelli. |