Le pagelle di Foggia-Taranto. Qual è il vero Foggia?

Foggia, brutta copia di quello visto contro il Bari. Forse stanchi, di certo privi di idee e facile preda del Taranto che, a parte i minuti iniziali, ha cominciato pian piano ad acquistare coraggio. “Così quando il Taranto riparte e attacca il Foggia trema”, sembra questo lo slogan del primo tempo della gara che è andata in scena allo Zaccheria.

Taranto ben messo in campo da Laterza, che si è affidato sin dall’inizio al giovane Santarpia e che ha provato a fare, riuscendoci, quanto aveva dichiarato alla vigilia: “Attaccheremo gli spazi che il Foggia vorrà concederci e sfrutteremo i loro errori. Bisognerà soltanto avere velocità di pensiero, cioè essere lucidi nel capire cosa fare al momento giusto”. In effetti, è andata proprio in questo modo. Basta guardare l’azione in cui è maturato il primo goal: ripartenza degli jonici, leggerezza dei rossoneri e palla persa, Taranto che si conquista il calcio di rigore con Saraniti e lo stesso che calcia in rete all’angolo sinistro di Alastra. Rigore dubbio? Forse, ma poco importa perché ci sono arbitri che nel dubbio fischiano e altri che non lo fanno. Il problema in questo caso è che l’attaccante rossoblù lì davanti non doveva proprio arrivarci. Del primo tempo non si segnala altro se non il cambio per infortunio di Merola, ancora una volta evanescente, e quello di Martino, reo forse di aver concesso troppo agli esterni del Taranto. Al loro posto Rizzo Pinna e Di Jenno, che finalmente viene chiamato in causa da Zeman dando una bella prova di maturità e lettura attenta della gara.

Ripresa che inizia in salita per il Foggia, chiamato quanto meno a pareggiare. C’è chi mugugna e si chiede dove sia finita la squadra che aveva ben figurato al San Nicola. Il Taranto all’inizio si chiude, prova a contenere da un lato e ad attaccare sulle ripartenze dall’altro, finché su un lancio di Di Pasquale (oggi uno dei migliori in campo) Curcio difende strenuamente il pallone e serve l’assist perfetto a Petermann, che calcia in porta. Un’azione che da sola ha regalato mezzo punto in più in pagella ad entrambi.

Da lì in poi squadre lunghe alla ricerca della vittoria. Taranto mai domo e Foggia stanco, spento e sprecone in area. Chiudiamo con la domanda iniziale: Qual è il vero Foggia?

Alla pagella di Redazione oggi ha partecipato un tifosissimo dei Satanelli, Savino Serra, e con lui Gianmaria delle Giovanili trentine. A loro va il nostro ringraziamento.

I voti – noterete – premiano un po’ tutti soprattutto per il secondo tempo. A chi è entrato negli ultimi minuti c’è il 6 politico per aver giocato poco e niente.