É partita puntuale, alle 12:40 di questa mattina, l’attesissima carovana che ha tinto di rosa la capitanata, accogliendo tra le vie centrali della città i grandi campioni del ciclismo nazionale ed internazionale.
Un Giro storico, giunto quest’anno al suo 104^ anno, che manca da oltre 20 anni a Foggia e che, dopo il lungo stop agli eventi imposto dalla pandemia, ha riacceso di gioia il plumbeo sabato foggiano in cui anche il meteo è stato clemente, risparmiando dalla pioggia la lunga serpentina di corridori.
Un palcoscenico vivace e ricco di emozioni che abbiamo voluto raccontarvi sui nostri canali, anche con la voce di Daniel Miulli. Un percorso lungo che da Foggia, scelta quale unica tappa più a sud dello Stivale, ha mosso fino a Guardia Sanframondi, nel beneventano, inerpicandosi tra il Molise e la Campania, per oltre 170 chilometri di curve e salite, con pendenze massime fino al 10% nel tratto che ha portato fino a Bocca della Selva, nel Matese.
Nella vivace telecronaca, i fieri racconti dei cronisti sulle tradizioni, le eccellenze enogastronomiche ed il patrimonio storico del territorio, un viaggio anacronistico che ci ha portato fino al basso medioevo di Federico II di Svevia, tra la Piana di Puglia e Monte Sant’Angelo, passando per Lucera, dove i resti della fortezza federiciana hanno fatto bella mostra di sé, dinanzi agli occhi attenti degli spettatori.
La serpentina rosa ha visto tra i protagonisti dell’ottava tappa Attila Valter, Remco Evenepoel, Egan Bernal ed i big Aleksandr Vlasov, Hugh Carthy, Damiano Caruso, Giulio Ciccone e l’intramontabile Vincenzo Nibali, classe’84, per gli appassionati di ciclismo lo“Squalo dello Stretto”. A loro il compito di dimostrare di essere in grado di rimanere agganciati ai primi e, magari, di riuscire a limare qualche secondo fino alla fuga di Sanframondi.
Una cornice impreziosita dai paesaggi del tavoliere, quasi un affresco per gli spettatori di Rai e Sky che hanno goduto di uno spettacolo straordinario.
Ciclisti in sella alle proprie biciclette, agili come destrieri, forti e coriacei che, tra salite e discese, hanno affascinato e sedotto gli appassionati del ciclismo, incollati alle tv o scesi in strada ad incoraggiarli, per partecipare ad uno degli eventi più coinvolgenti dello sport mondiale.
Una storia tutta da scrivere che ci rimanda ai leggendari, altisonanti ed indimenticati nomi del ciclismo: Fausto Coppi, Gino Bartali, Marco Pantani che, nell’ordine, fu l’ultimo a sfilare a Foggia in un caldo lunedì di fine maggio di 22 anni fa.
Quest’anno un nuovo formidabile evento e nuove emozioni; racconti ed immagini da immortalare che restano immobili e cristalline nel tempo. Già, perché anche questo epico, leggendario Giro d’Italia 2021 siamo certi sarà consegnato agli annali e custodito in uno scrigno prezioso di ricordi. Una storia bella che si ripete e si tramanda e, di sicuro, una delle pagine più affascinati da scrivere e raccontare, leggere e rispolverare.
E da consegnare alle nuove, future generazioni.
Di seguito la foto gallery consegnataci dalla giovane studentessa Debora Capodivento, dell’Istituto tecnico Notarangelo- Rosati di Foggia che ha seguito l’evento con tutto il corpo insegnante.
“Oggi, sabato 15 maggio ho avuto il piacere di essere la “cronista per un giorno” al Giro d’Italia 2021. Stiamo vivendo tutti un momento difficile a causa dell’emergenza sanitaria e per questo non mi sarei mai aspettata un’opportunità del genere. Ho avuto l’onore di affiancare dei fotografi professionisti, di conoscerli da vicino e di documentare la città vestita a festa e colorata di rosa. È stata un’emozione unica ed un’esperienza che ricorderò sempre. Ringrazio la mia Professoressa Maria Cerrato per aver proposto il mio nome, la Professoressa Alessandra Leone che nei giorni della preparazione mi ha seguita, la Professoressa Tiziana Piazzolla che mi ha accompagnato questa mattina e la Preside della mia scuola Irene Patrizia Sasso per avermi dato questa opportunità“.
(Un ringraziamento particolare da parte di tutto il team di Mitico Channel va alla Dottoressa Rosanna Spezzati, autrice, scrittrice, insegnante, donna di cultura e valore con cui abbiamo sovente il piacere di collaborare e che ci ha segnalato il valente lavoro degli studenti del Notarangelo – Rosati, ottimamente guidati dalle loro valide insegnanti).