Non bisogna perdere il filo. E’ questo il messaggio trapelato dalle parole di Zdenek Zeman, durante la conferenza stampa pre Fidelis Andria. Un monito inequivocabile in vista di una gara dall’indiscusso valore statistico, ma non solo. Sull’importanza di questo incontro, il tecnico si esprime così: “La partita che si gioca è sempre la più importante e adesso bisogna pensare a questa. Insidie? Per quello che ho sentito sicuramente il campo. Mi hanno detto che non è all’altezza, ma del resto neanche il nostro. Puoi naturalmente bisogna pensare agli avversari”.
Inevitabile un commento sull’ultima dichiarazione nel post gara contro la Juve Stabia “Noi incominciamo il campionato mercoledì”. Su questo tema il pensiero del tecnico è chiaro e diretto. “Io l’ho detto per la squadra. Voglio che i ragazzi si convincano che in campo bisogna fare certe cose . Per me la partita di domenica è stata fatta bene e dobbiamo ripartire da lì. Si può migliorare tanto, però l’inizio deve essere quello di domenica”.
Avere continuità. Questo è il motto del tecnico di Praga che aggiunge: “Bisogna aiutarsi non solo sul piano fisico, ma anche su quello della collaborazione: richiamare i compagni quando è necessario e mandarli in avanti quando bisogna attaccare. Su questo stiamo migliorando, ma anche qui bisogna saper leggere le situazioni e comportarsi di conseguenza”. Poi un’analisi sullo stato psicofisico del gruppo.
“Penso che fisicamente la squadra stia bene. Nelle partite che abbiamo giocato siamo sempre apparsi più freschi degli avversari. Dal punto di vista mentale vedo dei miglioramenti: incominciano a capire cosa bisogna fare. Questi giocatori vengono tutti da squadre diverse e ognuno di loro ha giocato in modo differente. Ma per fare calcio tutti insieme, bisogna adattarsi e sforzarsi nel ragionare”. In due semplici parole: essere squadra.
“Il progresso di questo gruppo —continua Zeman — è quello di aver incominciato a giocare come collettivo. Penso che in campo (domenica contro la Juve Stabia ndr) si siano aiutati e incoraggiati. E’ normale che non tutto sia apposto, ma bisogna sforzarsi e arrivarci il prima possibile”. Poi aggiunge un commento su El Tigre e sul possibile esordio stagionale di Di Jenno: “Ferrante vorrebbe sempre fare gol, ma non deve necessariamente sfondare la porta: si può anche piazzare la palla. Noi ogni tanto esageriamo nella potenza del tiro, invece di angolare le conclusioni. Di Jenno? Sta abbastanza bene anche se lo vorrei più attivo. Giovedì ha avuto la possibilità di giocare un’amichevole, ma non ha approfittato”. A buon intenditor poche parole.
“Poco lucidi in area? A me non interessa chi segna — continua Zeman — perché questo accade grazie alla squadra. Per me è importante arrivare e preparare le occasioni da gol”. Infine un commento sulla stagione vissuta fino ad ora e sul valore di questa squadra. “Io ho sempre in programma di andare a giocare e vincere tutte le partite, ma questo non riesce a nessuno. Abbiamo incominciato a lavorare con un gruppo nuovo e siamo a buon punto. Naturalmente non dobbiamo fermarci, ma continuare a migliorare. Dove colloco questo Foggia tra quelli allenati in Serie C? Dal punto di vista qualitativo al secondo posto, dopo quello del 2010-11. Io spero di fare belle cose e lo stesso vale per questi giocatori”.