Il conto alla rovescia è ormai quasi terminato: ancora un giorno, poi sarà finalmente Palermo contro Foggia.
Una sfida dal valore statistico inequivocabile, ma anche uno scontro decisivo con quelle che sono state le difficoltà di queste ultime settimane.
Un viaggio lungo, come quello che la squadra dovrà affrontare, per raggiungere la città dei rosanero. Un momento per ripensare a tutti i i problemi passati, ma soprattutto a quello che verrà. Un conflitto costante tra il passato ed il futuro, ma che inevitabilmente, porta ad un presente ancora tutto da affrontare.
La sfida di Palermo rappresenta uno snodo quasi cruciale, per l’intera stagione dei rossoneri. I giorni passati ad aspettare, hanno sollevato tanti interrogativi e rispolverato pensieri fermi nel cassetto dei problemi risolti. Ma ancora una volta, il Foggia è stato chiamato ad affrontare un altro avversario, diverso dagli altri, ma pur sempre da sconfiggere.
La pandemia ha mostrato freddamente la sua forza bruta sulle squadre da lei colpite. In particolare la sua cinica capacità nell’affondare il coltello, nelle sicurezze di giocatori ed interi gruppi. Ma oramai, il peggio sembra essere passato. Il numero dei contagiati in casa Foggia, sta diminuendo sempre di più (attualmente sono 8) e la luce in fondo al tunnel è sempre più vicina.
Una notizia che rallegra l’intero mondo rossonero, ma che non dissipa i dubbi sullo stato generale della squadra. In giro per la Lega Pro, gli esempi sono molti e diversi. Scovando nel breve passato, risaltano subito all’occhio le realtà Cavese e Monopoli. Due squadre con altrettante storie ed un finale tutt’altro che simile e che crea soltanto frustrazione e fumo tra i pensieri dei tifosi., i quali non possono far altro che affidarsi, all’unico elemento di solidità a disposizione: le qualità dei propri giocatori.
I ragazzi di Marco Marchionni, hanno dimostrato più di una volta, di saper sovvertire gli eventi e abbatterne ogni difficoltà. Una peculiarità che, in un momento come questo, deve provare a venire alla luce. Uno sforzo fondamentale, per cercare di dare una prima risposta alla vera domanda di queste settimane: che Foggia sarà? Le speranze dei tifosi, vengono alimentate da quanto di buono fatto fino allo stop forzato. Un ricordo che appare quasi lontano un secolo, ma che in realtà risale a sole tre settimane fa. Un lungo periodo, fatto di pensieri e tentate considerazioni su quello che sarà il prossimo futuro del Calcio Foggia 1920.
Ora però, i tifosi rossoneri chiedono a gran voce, l’ennesimo sforzo dei loro giocatori. Ma forse è meglio dire la soddisfazione di un bisogno: dare ancora più forza ad un sogno molto reale. Allora è forse giusto, affidarsi ad una ponderata spregiudicatezza. Un paradosso emotivo, che si contrapponga alla tensione accumulata, in vista di una ripresa tanto agognata.
Un’azione istintiva, che provi a dare una parziale risposta a questo momento particolare e, forse, alleggerire i pensieri di un gruppo appena partito per un lungo viaggio: i playoff.