É in uno dei borghi più belli della Puglia, promosso dall’ANCI nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, che nasce una iniziativa singolare e affascinante. A Vico del Gargano l’amministrazione comunale con l’assessorato alla cultura, guidato da Rita Selvaggio, ha deciso di non rinunciare, nemmeno in tempi di pandemia, alle tradizioni della Settimana Santa. Una emergenza che vieta per il secondo anno consecutivo lo svolgimento di processioni e riti popolari ma che nel piccolo centro garganico si sono reinventate attraverso confronti online sulle piattaforme del web per ricordare e celebrare i momenti più significativi che conducono alla Pasqua e le usanze vichesi del periodo che la precede.
Nel dibattito confronto a più voci, studiosi e religiosi; insieme a Don Lazzaro Molinaro e Padre Francesco Langi, prelati del borgo garganico, i due appassionati cultori di tradizioni popolari Giovanni Rinaldi e Francesco Saggese ed i rappresentanti delle congregazioni che hanno lungamente discusso dei luoghi e dei riti del borgo.
Un’iniziativa nata per tenere acceso il fuoco della tradizione, in attesa di tornare a rivivere le usanze cristiane e le manifestazioni popolari secondo i costumi e le abitudini di sempre.
Nella Settimana Santa a Vico del Gargano, nel cuore del Parco Nazionale, tra il mare di San Menaio, Calenella e la Foresta Umbra patrimonio Unesco, “la passione è autentica e la partecipazione vibrante”, spiega il Sindaco Michele Sementino, “un’atmosfera capace di catturare e coinvolgere chi si trova a viverla, un’esperienza bellissima per significato e intensità, una tradizione che intendiamo conservare e tramandare negli anni. La pandemia ha messo in stand by ogni manifestazione e rito popolare, ma non ha fermato la voglia di celebrare usanze e costumi antichi nel tempo, per questo abbiamo pensato di ricordare e celebrare in altro modo ciò che per noi rappresenta la Settimana Santa e le radici della nostra gente”.