Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello sport, nel corso della recente trasmissione “Coffee Break” in onda su “La7” nel merito della discussione sugli incidenti avvenuti domenica 8/1 u.s. sulla autostrada A1 tra opposte fazioni di “ultrà”, ha espresso, tra le altre, la seguente dichiarazione:“La violenza è frutto della politica parassitaria e assistenziale in una parte del Mezzogiorno” (qui il link al video della trasmissione). Dichiarazioni che hanno sollevato molte proteste sui social e anche il Circolo Francesco Marcone di Foggia, in un comunicato, non ha mancato di esprimere il proprio disappunto.
Giancarlo Pugliese, socio del Circolo e profondo conoscitore del mondo del calcio, ha dichiarato: “Siamo in totale disaccordo con tale affermazione che riteniamo destituita da ogni fondamento, e lo è chiunque conosca il mondo ultrà e la realtà degli esecrabili episodi di violenza ricorrenti in esso. Violenze ormai quasi cinquantennali e peraltro in larga parte, come è facile apprendere anche da banalissime ricerche, diffuso soprattutto nel nord Italia e in particolare nelle regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. L’affermazione è inoltre strumentale e forzosa con chiaro attacco non solo all’istituto del Reddito di cittadinanza (che non c’entra assolutamente nulla con l’episodio in specie), ma in particolare modo alle popolazioni meridionali. Dunque di chiara matrice razzistica e, sul piano politico, di evidente intento di destra e filogovernativo.”
“È bene ricordare che il Mezzogiorno non è affatto assistito dallo Stato – rileva Raffaele Vescera, presidente del Circolo – atteso che la spesa pubblica in Italia per infrastrutture e servizi sociali, come certifica l’istituto di ricerca Svimez, è di 19.000 Euro l’anno per un cittadino del Nord e di soli 15.000 per uno del Sud, con una sottrazione annua di ben 80 miliardi di Euro al Mezzogiorno. Disparità che produce al Sud, una disoccupazione tripla e un reddito procapite dimezzato rispetto al Nord, con conseguente emigrazione di oltre centomila giovani l’anno, un milione in dieci anni, partiti dalle regioni meridionali in cerca di lavoro altrove. Considerato l’attacco portato da questo governo al Reddito di cittadinanza, la cui cancellazione aggraverà le condizioni di povertà per oltre un milione di cittadini, ridando spazio al lavoro nero e malpagato. Condizioni di povertà del Sud che andranno ad aggravarsi con la legge sull’autonomia regionale differenziata proposta dal ministro leghista Calderoli, altrimenti detta secessione dei ricchi, legge che darà ancor di più alle già ricche regioni settentrionali e ancor meno a quelle meridionali.”
“Il Circolo Francesco Marcone – si legge nella nota – utilizzerà ogni mezzo, informatico e non, per rendere nota la protesta, chiarendone le ragioni e diffondendola con ogni mezzo onde coinvolgere quanti gruppi quanto più numerosi di lettori del Corriere dello Sport, invitandoli a loro volta a unirsi alla protesta e a manifestarla in ogni modo estendendola anche a inserzionisti e partners”.