Foggia, Lepore gela lo Zaccheria: il Lecco vince 1-2

Un rigore negato, un gol annullato e una prodezza balistica. Il primo atto della finale playoff di Serie C tra Foggia e Lecco è un vero e proprio crogiolo di emozioni. Armi che il Foggia e lo Zaccheria cercano di sfruttare fin dai primi minuti di gara riuscendo a trovare subito il gol del vantaggio con il colpo di testa di Leo (7’). Il Lecco però non si scompone e dà prova della sua reale forza con una manovra equilibrata e ben lontana dalla frenesia. Al 29’ infatti agguanta il pareggio con una girata di Pinzauti e attende pazientemente la reazione dei padroni di casa.

I rossoneri nel corso della partita si lasciano trasportare dalle emozioni del momento, soprattutto in occasione del gol annullato ad Ogunseye (49’) e del rigore negato un minuto dopo a Frigerio. Circostanze che portano le due squadre ad un duello intenso per tutta la durata della gara o quantomeno fino all’87’, quando Lepore ammutolisce lo Zaccheria con un calcio di punizione degno di categorie ben più prestigiose della Serie C. Un gol che decreta la vittoria del Lecco e la prima sconfitta casalinga del Foggia in questi playoff.

RUGGITO ROSSONERO E PAZIENZA BLUCELESTE – Dopo appena 60 secondi l’arbitro interrompe la gara per la fitta nebbia creata dai fumogeni lanciati dalle gradinate. Si tratta però soltanto di un breve  intervallo, perché il Foggia parte fortissimo e al 7’ trova il vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Leo incorna violentemente il pallone, il portiere respinge sulla linea ma la sfera impatta sul corpo del difensore che finisce in porta. Lo stadio è una bolgia, la squadra di Rossi indomabile. 

Al 9’ il Lecco prova a rianimarsi impegnando Dalmasso con una punizione di Lepore deviata in angolo. Pochi secondi dopo il portiere rossonero blocca un colpo di testa centrale di Pinzauti. Il Foggia insiste. Al 13’ Frigerio tenta una conclusione da lontano ma Melgrati è attento. Cinque minuti dopo ci prova Zuccon con un tiro che supera la traversa. 

Al 29’ arriva il pareggio degli ospiti. Pinzauti gira abilmente una palla da calcio d’angolo (contestato dai rossoneri per un presunto fallo su Bjarkason) poi deviata da Costa: Dalmasso prova a respingere senza successo. Da questo momento il Lecco incomincia a prendere le misure ai padroni di casa. La lucidità di manovra e la qualità dei singoli iniziano a venire fuori e il Foggia segnala qualche difficoltà. Nel finale gli ospiti creano due ottime occasioni, ma il guardalinee segnala il fuorigioco.

L’URLO PER FRIGERIO E LA PERLA DI LEPORE – Nella ripresa la squadra di Rossi parte ancora più forte del primo tempo (Bjarkason per Petermann e Tordini per Ardizzone). Al 49’ Ogunseye segna il gol del vantaggio dopo un primo tiro respinto da Melgrati. Lo stadio esplode, ma l’arbitro annulla il gol per una spinta dell’attaccante su Celjak. E’ il primo dei due episodi che alimentano l’ira del popolo rossonero. 

Poco dopo (50’) Schenetti lascia partire un bolide da fuori area, il portiere respinge e Frigerio si lancia colpendo di testa oltre la traversa. Il popolo dello Zaccheria invoca il calcio di rigore, però l’arbitro non fischia (Ardizzone per Stanga). Il Foggia continua spingere, ma l’adrenalina dei gol mancati incominciano a creare una frenesia generale. Diversi sono gli errori in fase di impostazione, merito anche di un Lecco bravo nel chiudere gli spazi e a ripartire nel momento giusto. 

Al 56’ Garattoni mastica un pallone in area di rigore che termina sul fondo, ma è al 62’ che il Foggia sfiora realmente il gol. Di Noia lascia partile un siluro dopo aver saltato due avversari: Melgrati vola e devia in angolo. Il Lecco è paziente e non si scompone. Al 71’ Ogunseye devia un bel cross di Rizzo con la sfera che manca la porta (Frigerio per Petermann e Peralta per Iacoponi). All’80’ è proprio il metronomo rossonero a provarci con un tiro da lontano: fuori. 

Arrivano altri cambi: Ogunseye per Beretta e Buso per Bunino. All’87’ ecco l’occasione che sblocca la gara. Lepore lascia partire una punizione magistrale che si spegne quasi all’incrocio dei pali difeso da un incolpevole Dalmasso. Per alcuni secondi lo stadio è ammutolito, ma poi torna ad incitare la squadra che al 91’ ha la possibilità di agguantare il pareggio con un tiro di Iacoponi: bello il movimento, molto meno la conclusione oltre la traversa. E’ l’ultima occasione prima del fischio finale che dà il via alle contestazioni del popolo rossonero.