Le interviste di Mitico channel. L’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina ci parla di Mostar e del suo territorio

Dal prossimo 3 giugno sarà operativo il collegamento aereo tra Foggia e la cittadina bosniaco-erzegovese di Mostar. Aeroporti di Puglia e la compagnia Lumiwings che opera dal Gino Lisa, ne hanno dato notizia la scorsa settimana. Il collegamento prevede due voli settimanali – ogni mercoledì e sabato – ed è la prima tratta internazionale che decollerà dall’aeroporto foggiano.

Abbiamo chiesto al dott. Lorenzo Donatelli, responsabile per gli affari commerciali dell’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina che ha sede a Sarajevo, di presentarci la città di Mostar e il suo territorio. Quali potrebbero essere le opportunità non solo turistiche ma anche economiche che potrebbero svilupparsi tra il nostro territorio e quello dell’Erzegovina.

Domanda: La città di Mostar è conosciuta soprattutto per lo Stari Most, il Ponte Vecchio, che dopo la ricostruzione successiva alla guerra del 1993 è stato riconosciuto nel 2005 dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, unitamente all’area circostante della Città Vecchia. Quali sono le altre attrattive interessanti che Mostar può offrire al turista?

Donatelli: Non è possibile parlare di Mostar senza citare l’imponente ponte che dà il nome alla città, e la cui realizzazione nel XVI secolo ha dato il via allo sviluppo dell’area circostante. Come giustamente ricorda il ponte è stato tragicamente distrutto durante la guerra, ma è meravigliosamente risorto a nuova vita – a simboleggiare la ricostruzione anche metaforica del legame secolare tra le diverse civiltà che hanno costruito questo splendido Paese – anche grazie all’Italia, protagonista dell’opera di ricostruzione, completata nel 2004 (lo stesso Presidente della Repubblica dell’epoca, Carlo Azeglio Ciampi, presenziò alla cerimonia del taglio della prima pietra della ricostruzione). Oggi, peraltro, il ponte non è solo un’attrazione di carattere storico-artistico, ma anche un punto di ritrovo per spettacolari gare di tuffi che gli appassionati di questo sport praticano ormai da anni nel quadro di rassegne sportive locali. Ma, naturalmente, come da lei giustamente suggerito, Mostar è molto di più del suo “vecchio ponte”: in città è possibile visitare la antica Moschea di Koski Mehmed-pascià e la sua suggestiva fontana per le abluzioni, perdersi tra i vicoli del bazar del centro città, dove fermarsi a sorseggiare il famoso caffè bosniaco-erzegovese o a gustare le gustose pietanze locali (dai ćevapi ai klepe), oppure ancora salire sulle colline per entrare nell’imponente Cattedrale della Santissima Trinità, la principale chiesa ortodossa di Mostar. Senza contare l’immediato retroterra erzegovese della città di Mostar, che offre delle ricchezze naturalistiche senza eguali lungo il corso della Neretva (l’imponente fiume che attraversa l’Erzegovina, un’ottima opportunità per gli appassionati di rafting) e la possibilità di seguire percorsi enogastronomici a cura del presidio Slow Food della vicina cittadina di Trebinje (il cui habitat climatico ricorda peraltro assai da vicino quello pugliese). Non dimentichiamo poi la possibilità di ammirare gli “stécci”, le tombe medievali inserite nel patrimonio UNESCO dal 2016, o di visitare le “tekije”, i monasteri dei dervisci risalenti all’epoca ottomana, come la tekija di Balagaj alle porte di Mostar.

Domanda: La Bosnia Erzegovina ha uno strettissimo tratto di costa che si estende per circa 25 km e corrisponde al territorio della città di Neum. Da Mostar però è possibile raggiungere abbastanza facilmente le coste croate e le numerose isole nell’Adriatico. Una interessante meta in previsione della prossima estate.

Donatelli: Senz’altro, la città di Mostar si trova non solo a circa un’ora dalla citata città marittima di Neum, ma anche a poco più di due ore da alcune delle più note località turistiche croate, come Spalato o Dubrovnik, distante pochi chilometri dalla citata Trebinje. Non va, peraltro, sottovalutata la possibilità di raggiungere in sole due ore (anche con tratta ferroviaria) la capitale bosniaco-erzegovese Sarajevo, la “Gerusalemme d’Europa” per riprendere la definizione del Santo Padre in occasione della sua visita del 2015: una città magnifica per la ricchezza del patrimonio storico, artistico e culturale, un secolare punto di incontro tra Oriente e Occidente, che ancor oggi stupirà i suoi visitatori per il grande dinamismo culturale e artistico. Troppo spesso, purtroppo, la città è identificata solo con il suo triste passato di città assediata: si tratta di una città che ha tantissimo da offrire, anche in termini di intrattenimento e festival culturali – in primo luogo, il Festival del Cinema di Sarajevo, principale rassegna cinematografica dell’area balcanica e meta di attori provenienti da tutto il mondo.

Domanda: A circa 25 chilometri da Mostar c’è poi Medjugorje con il suo turismo religioso. A partire dal 1981 data della prima apparizione mariana, gli italiani sono tra i più assidui frequentatori di questa località. Il nuovo collegamento aereo con Foggia potrebbe veicolare più facilmente i gruppi che dal centro-sud volessero raggiungere la collina delle apparizioni. Può fornirci dati recenti sul numero di italiani che annualmente raggiungono Medjugorje?

Donatelli: Al momento, secondo stime non ufficiali, si tratta di circa 100.000 italiani che ogni anno scelgono Medjugorje quale meta di pellegrinaggio. Va detto che prima della pandemia il flusso era ancora più consistente ma la tendenza testimonia comunque un progressivo ritorno alla normalità.

Domanda: Abbiamo parlato fino ad ora di flussi turistici dall’Italia verso Mostar e la Bosnia Erzegovina. Esiste la possibilità di poter veicolare analoghi flussi dalla Bosnia Erzegovina verso la Puglia? C’è interesse nei confronti dell’Italia?

Donatelli: Da sempre l’immagine dell’Italia in Bosnia Erzegovina è quella di un paese attraente, amico e vicino, fonte di scambi (non solo commerciali) e relazioni. I bosniaci-erzegovesi amano lo stile di vita italiano, come dimostra il marcato interesse suscitato ogni anno dalle iniziative di promozione culturale e commerciale della nostra Ambasciata, dedicate al Design, al Cinema, alla Lingua, alla Ricerca italiane, etc. Menzione particolare, in tale quadro, merita la Settimana della Cucina italiana, volano di diffusione della nostra cultura gastronomica ed agro-alimentare. Proprio l’anno scorso la Regione Puglia, aderendo con convinto entusiasmo a una nostra proposta, è stata partner ufficiale dell’edizione 2022 di tale kermesse, con l’invio di una delegazione dell’Unione Cuochi della Regione accolto con grande calore nelle diverse località dove si sono tenute le iniziative della rassegna. I cittadini bosniaco-erzegovesi hanno potuto così sperimentare direttamente le prelibatezze della cucina pugliese, e siamo sicuri che questo abbia ulteriormente accresciuto l’interesse per le meravigliose terre della Puglia. Più in generale, è difficile incontrare un interlocutore locale che non abbia anche solo una volta visitato il nostro Paese, conservandone un ricordo sempre entusiasta.

Domanda: Questo nuovo collegamento aereo costituisce una interessante opportunità per entrambi i Paesi. Quali sono a suo avviso gli Enti locali di Mostar con i quali interloquire per avviare una campagna di promozione per far conoscere anche ai cittadini bosniaco-erzegovesi le bellezze del nostro territorio e questo nuovo collegamento con Foggia?

Donatelli: Senza dubbio la Città di Mostar può rappresentare un interlocutore essenziale per approfondire le opportunità di collaborazione con le controparti pugliesi, accanto naturalmente al Cantone dell’Erzegovina-Neretva, suddivisione amministrativa dell’Erzegovina occidentale entro la cui giurisdizione si situa la città. Da sempre l’Ambasciata d’Italia ha un ottimo rapporto di amicizia e collaborazione con le istituzioni cittadine, partecipanti in prima fila a molte delle occasioni di promozione culturale e commerciale da noi organizzate in loco. Non va dimenticato, per una disamina congiunta delle possibilità di collaborazione turistica, l’Ente per il turismo del Cantone dell’Erzegovina-Neretva, competente per la promozione e il miglioramento del turismo nell’area e per il coordinamento con il mondo degli operatori economici di settore.

Domanda: Può l’Ambasciata italiana essere il tramite per avviare una serie di contatti tra gli enti di promozione turistica del nostro territorio e quelli bosniaco-erzegovesi?

Donatelli: Certamente. L’Ambasciata d’Italia ha fra i suoi obiettivi istituzionali proprio la promozione delle relazioni con la Bosnia Erzegovina: la facilitazione dei contatti tra enti di promozione turistica del territorio pugliese e della Bosnia Erzegovina, a partire – ma non solo – dalla città di Mostar, rientra dunque pienamente nel novero delle attività della nostra rete diplomatico-consolare in Bosnia Erzegovina, e siamo dunque a piena disposizione della Provincia di Foggia, e piu’ in generale della Regione Puglia e dei suoi enti di promozione, per agevolare questo processo. L’Ambasciata sarà certamente molto lieta di contribuire a cogliere tutte le opportunità di sviluppo dei rapporti tra i territori interessati da questo nuovo collegamento aereo, in chiave turistica, economica, culturale, etc, quale ulteriore tassello del ricco quadro delle collaborazioni tra l’Italia e la BiH.

Ringraziamo l’Ambasciata d’Italia in Bosnia Erzegovina e il dott. Lorenzo Donatelli, responsabile per gli affari commerciali, per la disponibilità mostrata.