L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha presentato alla Conferenza unificata Stato Regioni Enti locali un documento contenente le osservazioni dei Comuni sul testo di legge sull’autonomia differenziata, accompagnato da una serie di emendamenti.
Lo si legge in un comunicato stampa presente sul sito della Associazione che raccoglie ben 7.134 Comuni Italiani, rappresentativi del 94,7% della popolazione.
L’ANCI si è riservata di esprimere una valutazione finale sulla legge dopo le determinazioni del Governo sulle richieste presentate.
“Ci sono questioni che devono essere chiarite – precisa il documento – e ci sono punti che per i rappresentanti delle autonomie locali devono essere totalmente rivisti. Il documento presentato raccoglie le preoccupazioni dei Comuni sull’individuazione e finanziamento dei livelli essenziali di prestazione (LEP) e su un processo che prevede la devoluzione alle Regioni di funzioni non solo legislative ma anche amministrative e gestionali, senza tenere conto del ruolo e del contributo che in tutti questi anni i Comuni italiani hanno offerto in termini di servizi ai territori e alle comunità e soprattutto sul meccanismo di solidarietà e perequazione, già realizzati su scala comunale”.
Nonostante la delicatezza dell’argomento e la complessità della rappresentanza di una Associazione che ha al proprio interno quasi ottomila sindaci di appartenenza politica e territoriale molto articolata, l’ANCI è riuscita a trovare un momento di sintesi presentando un documento che evidenzia eccezioni di metodo e nel merito.
Il documento presentato ribadisce che l’architettura costituzionale della Repubblica si fonda sulle Regioni, sulle Province, sulle Città metropolitane e sui Comuni in modo equi-ordinato, e che l’art. 116 della Carta va letto e attuato in piena sintonia con gli altri articoli del Titolo V, in un contesto di tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica e di garanzia.
In queste ore si è aggiunto ilmparere negativo espresso dalla Regione Puglia che con un comunicato precisa:
La Regione Puglia è contraria alla bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata proposta dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie. Il presidente Michele Emiliano ne ha chiesto il ritiro.
Garantire a tutte le italiane e tutti gli italiani gli stessi diritti basilari, universali ed essenziali e parità di accesso ai servizi su tutto il territorio nazionale è la priorità assoluta.
Ringraziamo la Regione Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana, Regione Campania per aver espresso con noi in Conferenza delle Regioni parere contrario su una bozza di un disegno di legge che tratteggia un’Italia iniqua e meno giusta.
Un approccio che non penalizza solo il Sud ma pregiudica l’idea di un’Italia forte, unita e coesa presente nella nostra Costituzione.
comunicato stampa ANCI – Regione Puglia