Scuola: forti evidenze di disuguaglianza educativa tra Sud e Nord. Pubblicati i risultati delle prove Invalsi 2022.

Le prove INVALSI 2022 si sono svolte a conclusione del secondo anno scolastico dopo la prima ondata pandemica che ha causato la sospensione delle lezioni in classe per lunghi periodi

I dati pubblicati (https://www.invalsiopen.it/risultati/risultati-prove-invalsi-2022/) evidenziano che “…in tutti i cicli scolastici e in tutte le materie, le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio‐economico‐culturali più sfavorevoli”, come si legge nel report pubblicato e questi si collocano nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. 

Le prove Invalsi 2022 hanno coinvolto oltre 920.000 allievi della scuola primaria (classe II e classe V), circa 545.000 studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e poco più di 953.000 di studenti della scuola secondaria di secondo grado (classe II e ultimo anno).

Analizziamo i dati per scuola frequentata:

SCUOLA PRIMARIA

I risultati della scuola primaria sono abbastanza simili in tutte le regioni del Paese. Diminuisce la differenza tra scuole in tutta Italia, anche se in Italiano, in Inglese e ancora di più in Matematica si riscontra una differenza dei risultati tra scuole e tra classi più accentuata nelle regioni meridionali. Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I risultati del 2022 indicano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021; gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece stabili o in leggero miglioramento.

In tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli. Inoltre, tra questi ultimi diminuisce la quota di studenti con risultati più elevati.

I divari territoriali non migliorano rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti e rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi, che si attesta attorno al 50% della popolazione scolastica in Italiano, al 55-60% in Matematica, il 35-40% in Inglese-reading e il 55-60% in Inglese-listening.

Emergono forti evidenze di disuguaglianza educativa nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

In Italiano il 66% degli studenti (- 4 punti percentuali rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In tutte le regioni l’esito medio raggiunge il livello base (L3).  In Matematica il 54% degli studenti (- 8 punti percentuali rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sei regioni del Mezzogiorno l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dopo dieci anni di scuola (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Si allargano i divari territoriali osservati al termine del primo ciclo d’istruzione.

Gli allievi che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 40% in tutte le regioni del Mezzogiorno (escluso l’Abruzzo). Sempre nelle stesse regioni si fermano al massimo al livello 2 tra il 55% e il 60%, fino ad arrivare a quasi al 70% in Sardegna.

Ultimo anno della secondaria di secondo grado

In Italiano il 52% degli studenti (invariato rispetto al 2021) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sei regioni del Mezzogiorno l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dalle Indicazioni nazionali/Linee guida (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna); In Matematica il 50% degli studenti (invariato rispetto al 2021) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). In sette regioni del Centro-Sud l’esito medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia attesa dopo tredici anni di scuola (Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna); In Inglese il 52% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading (+2 punti percentuali rispetto al 2021) e il 38% in quella di listening (+1 punto percentuale rispetto al 2021). Solo nelle regioni del Settentrione (escluso Piemonte e Liguria) l’esito medio nella prova di listening è in linea con l’atteso B2. Si allargano ulteriormente i divari territoriali osservati al termine del secondo ciclo d’istruzione. Gli allievi che non raggiungono il livello base in Italiano superano la soglia del 60% in Campania, Calabria e Sicilia. In Matematica gli allievi sotto il livello 3 arrivano al 70% in quattro regioni (Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna). Sempre nelle stesse regioni non raggiungono il B2 il 60% degli studenti nella prova di reading e l’80% in quella di listening.

Fonte: I risultati delle prove Invalsi 2022 – www.invalsiopen.it