Ogunseye, avanti tutta! Tra Lukaku, Foggia e…

E’ bastato un lampo a Roberto Ogunseye per essere subito battezzato dai tifosi il Lukaku di Foggia. Giusto il tempo necessario per volare verso la porta del Pordenone e segnare il gol della vittoria. Una rapida fiammata che ha permesso al popolo rossonero presente a Tarvisio di riportare a casa una foto ben chiara. Un’istantanea che fino a quel momento era riuscita a prendere forma solo nell’immaginario di Roberto Boscaglia.

Una realtà resa possibile dai lunghi giorni di ritiro, nei quai il tecnico di Gela ha potuto osservare i primi acuti dell’ex Modena. Iniziali sensazioni sia chiaro, ma di certo ben fondate sulle reali qualità del giovane attaccante. La più evidente: il fisico. La potenza muscolare di Ogunseye è stata la prima a manifestarsi nella sfida di Tarvisio. Un fattore genetico inequivocabile, ma che ha trovato nel duro lavoro del giocatore un solido alleato. Una perseveranza quasi maniacale portata avanti negli anni, ma allo stesso tempo fondamentale per la tipologia della sua struttura fisica. 

Stesso discorso per quella che più di tutte ha fatto strabuzzare gli occhi nell’occasione del gol: la progressione. La facilità con la quale è riuscito a lasciare sul posto la difesa avversaria, è stata forse l’immagine più comune tra i pensieri dei tifosi. Una falcata prorompente che di fatto ha portato Ogunseye al suo personalissimo battesimo di fuoco con quel soprannome che ha lasciato poco spazio alla fantasia. Sia chiaro, il paragone con Lukaku è quasi fine a se stesso, ma è riuscito comunque a fornire una chiara immagine delle qualità dell’ex Modena e di quello che potrebbe dare al Foggia.

Una miscela atletica che ha incluso anche un’altra capacità: quella del sapere stare in campo. Prima del gol, la partita ha mostrato un giocatore capace di mettersi al servizio della squadra con movimenti ed una quasi naturale predisposizione nel fornire ai compagni corridoi di gioco. 

Un’attitudine che lo stesso calciatore ha spiegato così: “Sono un attaccante che ama giocare per la squadra e fare assist. Però ciò che amo di più è segnare”. Parole chiare che hanno riassunto in toto la partita disputata dall’attaccante rossonero, ma soprattutto gettato la giusta luce sul vero punto d’interesse per gli appassionati: il gol.

Fino ad oggi, la carriera di Ogunseye non è stata certamente caratterizzata da valanghe di reti, ma tutte sono state collegate da unico filo rosso: il peso specifico. Un fattore inequivocabile che ha sempre contraddistinto i suoi campionati. Dai 7 gol siglati con il Prato nel 2015-16 (decisivo anche nei play out) agli 8 segnati con l’Olbia nelle stagioni 2017-18 e 2019-20. Un’annata che ha visto Ogunseye diventare capocannoniere della squadra sarda e ancora una volta ago della bilancia negli scontri salvezza.

Insomma, l’uomo giusto al momento giusto. Questa è forse la qualità più preziosa dell’ex Modena. Una marcia in più che gli ha permesso di arrivare in Serie B con il Cittadella (2020-21). Anche questa volta i gol non sono stati tanti (5 in 40 presenze), ma sicuramente sono risultati decisivi per l’incredibile cavalcata dei veneti fino alla finale playoff persa col Venezia.

Un gioia che ha vissuto soltanto l’anno scorso con la maglia del Modena, ma questa volta conquistando la Serie B. Una vittoria che lo ha visto certamente attore importante, ma ora Ogunseye ha tutta l’intenzione di ritagliarsi un ruolo da protagonista. Un desiderio che a Foggia condividono appieno e che Boscaglia ha tutta l’intenzione di trasformare in realtà.

foto: Calcio Foggia 1920 (@calciofoggia1920)