Un sogno ad occhi aperti. Il Foggia ha sconfitto il Catania, con le reti di due protagonisti agli antipodi per le attese: Balde e Curcio. I due rossoneri hanno stravolto una gara sulla carta già scritta. Gioie ed emozioni, sorrette dall’unicità che ha contraddistinto la squadra, in questo anno particolare: il gruppo. L’unico vero ago di una bilancia che ha determinato i 90’ minuti più emozionanti della stagione.
La gara incomincia subito su ritmi frenetici. Dopo 36 secondi, il Catania sfiora il gol con un destro da fuori di Maldonado. Fumagalli respinge, ma non sarà l’unico intervento decisivo della gara. Al 7’ ci riprova, sugli sviluppi di un calcio di punizione: il portiere è attento e respinge con i pugni. Il Catania insiste. Dall’Oglio sfiora la traversa con un tiro a giro (15’) e al 17’ Reginaldo ci prova con un siluro da fuori area: Fumagalli si distende e devia in angolo. I padroni di casa sono asfissianti, ma il Foggia resiste. La prima occasione, arriva al 32’. Garofalo cerca di angolare un pallone dal limite dell’area, ma il suo tiro è centrale e debole. Subito dopo arriva il gol dei rossoneri (33’). Sulla deviazione di Curcio nella trequarti del Catania, Balde è lucido nel raccogliere il pallone e lanciarsi a rete. Sinistro glaciale e portiere battuto. Gli ospiti prendono coraggio e ci riprovano in altre due occasioni. Al 42’ Vitale colpisce di testa su calcio d’angolo, ma la palla è centrale. Poco dopo (43’) nella stessa situazione, Curcio colpisce sopra la traversa.
Nel secondo tempo è il Catania a rendersi pericoloso. Fumagalli è costretto agli straordinari, sulle conclusioni in area di Calapai (48’) e Reginaldo (50’). Sul bolide da fuori area di Maldonado (51’), non può fa nulla: il palo lo aiuta. Ma al 62’ arriva il raddoppio del Foggia. Salvi lancia in corsa Curcio, che vince il duello fisico con l’avversario e salta il portiere: conclusione insidiosa quasi sulla linea di fondo. Al 68’ il Catania ritorna in gioco. Maldonado calcia una punizione subdola che beffa Fumagalli: il rimbalzo sulla breve distanza, manda fuori tempo il portiere. Il Foggia non demorde ed arriva subito l’1-3. Al 71’ Balde parte in campo aperto, su assist di Curcio. Lo spagnolo batte Martinez e mette il sigillo sulla partita. Il rossazzurri cercano di riemergere, ma il Foggia è attento a non lasciare spazi. Al 75’ Maldonado ci riprova. La posizione è la stessa da cui è nato il gol: questa volta Fumagalli respinge a pieni pugni. Poco dopo arriva l’ultima occasione, per i padroni di casa. Di Piazza solo in area colpisce di testa, ma ancora una volta, Fumagalli nega il gol di puro istinto. I minuti finali sono privi di veri pericoli. Il Catania prova a riversarsi in avanti, ma i satanelli mantengono il risultato, fino al fischio finale dell’arbitro.
Con questa vittoria, il Foggia può continuare a sognare ad occhi aperti. Una realtà che ha mostrato, ancora una volta, un gruppo che ha travalicato il limite di sé stesso. Una forza nascosta, che oggi ha schiantato un avversario di assoluto livello e lanciato un sogno al di là di questi ultimi 90’.