Criticità, inefficienze, disservizi e gravi disattenzioni di ordine sanitario vengono denunciate nelle ultime ore dal consigliere regionale Giandiego Gatta; l’esponente politico manfredoniano torna sulla questione legata allo stato di incuria ed abbandono in cui versa la struttura nosocomiale San Camillo de Lellis di Manfredonia e lo fa con una interrogazione in Regione.
L’ospedale garganico presenterebbe diverse criticità di ordine logistico ed organizzativo: un ascensore è rotto da mesi, mancano le apparecchiature holter per il monitoraggio cardiaco (gli utenti, spesso anziani, sono costretti a recarsi a Monte Sant’Angelo per riceverli e il giorno dopo si recano di nuovo in trasferta a Monte per restituirli), due tavoli telecomandati destinati agli esami radiologici sono in avaria ed il reparto di diabetologia potrebbe presto non garantire più le prestazioni specialistiche per carenza di medici (uno dei due specialisti in servizio è infatti prossimo alla pensione, rileva Gatta). Non è la prima volta che l’esponente regionale prova a far luce sulle falle del sistema sanitario gestito dalla Regione Puglia, già nel 2016 aveva rivolto il suo appello al Presidente Emiliano in una interrogazione diretta al governatore in cui, a seguito della chiusura di alcuni reparti, chiedeva risposte immediate sulle sorti del “de Lellis” ed il rafforzamento del personale della struttura manfredoniana che gestisce un’utenza di oltre 60mila abitanti, specie nei mesi estivi.
Una condizione che con la pandemia si è aggravata, dell’ottobre scorso un “blitz” del consigliere per verificare lo stato di efficienza ed operatività dei reparti (su tutti ortopedia, cardiologia, gastroenterologia).
“Quello che continua ad accadere al San Camillo de Lellis supera ogni limite”, denuncia Gatta, “non si può più continuare in queste condizioni. Delle due l’una: o i vertici aziendali ed ospedalieri non sono in grado di incidere sulle scelte fatte a monte da “qualcuno” oppure sono complici delle decisioni scellerate, delle omissioni e comunque delle disattenzioni nei confronti dei gravissimi problemi che attanagliano il nosocomio sipontino”.
La denuncia sollevata da Gatta riporta alla luce ataviche questioni legate alla autonomia delle Regioni in materia di Sanità: a queste, infatti, è dato il compito di decidere sulla distribuzione delle risorse economiche (soldi pubblici) e sulla scelta dei vertici di Ospedali ed Asl, un giro di capitali ed interessi mirabolante.
L’appello dell’esponente di FI è rivolto a tutta la giunta regionale e ad Emiliano: “Ora basta, la misura è colma e la comunità merita rispetto”, tuona Gatta. “Sono mesi che presento interrogazioni, che lancio appelli, monitoro e segnalo i tanti disservizi nell’interesse della collettività, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. È il momento di cambiare passo, con una dirigenza nuova e capace di organizzare un servizio efficace ed efficiente per Manfredonia e per tutta la Capitanata. Chi ha fallito per così tanto tempo deve andare a casa, chiediamo le dimissioni dei vertici della Asl Foggia, dell’ospedale di Manfredonia e la loro celere sostituzione”.