Lo stanno aspettando tutti, soprattutto Zdenek Zeman. Davide Merola è stato l’assoluto protagonista dell’attacco rossonero, durante l’ultima sfida di campionato contro al Juve Stabia. Slalom, conclusioni, un palo sfortunato ed una gestione del pallone diversa da tutti gli altri. Un insieme di elementi che hanno incominciato ad offrire diverse risposte ai molteplici interrogativi che hanno accompagnato l’ex Inter in questo inizio di stagione.
Del resto le prime gare di campionato hanno visto un calciatore lontano protagonista del rettangolo di gioco. Dopo un avvio difficoltoso contro il Monterosi, complice una prestazione rocciosa degli avversari che ha di fatto anestetizzato l’intera squadra, le sue apparizioni sono andate scemando. Una panchina nella vittoria interna col Potenza e solo 45’ contro Turris e Latina. Un dato indicativo, ma non per questo definitivo.
In tal senso, la sfida con la Juve Stabia ha incominciato a dare forma alle parole ficcanti di Zeman pronunciate in questi giorni. Le prime risalgono alla sfida di Coppa Italia contro l’ACR Messina. A specifica domanda sulla possibile inamovibilità del duo Di Grazia – Merkaj, il tecnico ha risposto così:“Non credo siano inamovibili. Penso che anche altri giocatori abbiano possibilità. Mi riferisco principalmente al ragazzino (Merola ndr): tecnicamente è superiore a Merkaj ma fisicamente inferiore. Però credo che nel calcio la tecnica conti molto”.
Detto fatto. Quello visto in campo è stato sicuramente un segnale forte, capace di consolidare gli ottimi presupposti di inizio campionato. Uno su tutti e forse il più indicativo è stato quello con la Paganese. Un’incoraggiante prestazione condita da un gol di pregevole fattura, soppesato da quello stop che ha ingannato il portiere avversario e permesso di appoggiare la palla in porta. Un gesto tecnico apparentemente semplice nell’osservarlo, ma complesso nella sua esecuzione. Un assaggio di quello che potrebbe offrire Merola al Foggia e che Zeman ha sottolineato senza mezzi termini: ha talento.
Insomma, sensazioni più che positive, ma che naturalmente non hanno esaltato oltremodo il tecnico di Praga. Il quale è stato lucido e fermo anche nelle dichiarazioni del post gara di domenica. “Ha incominciato molto bene. Però anche lui ha il difetto di andare poco dentro l’area di rigore e per un attaccante è fondamele altrimenti il gol se lo sogna”. Parole chiare, inequivocabili che Merola ha certamente conservato nel suo seppur leggero bagaglio rossonero.
Allora c’è bisogno di trasformare questi sogni in realtà. L’ex Inter deve battere un colpo… anzi due. Il gol segnato contro la Paganese ha l’esigenza di essere seguito da molte altre gioie. Una necessità per il Foggia, lo stesso giocatore e per il serbatoio emotivo dei tifosi. L’appuntamento è fissato per oggi (ore 18:00) allo stadio “Degli Ulivi”. L’obiettivo è soltanto uno: la porta avversaria.