Carenza di medici del 118, Fp Cgil lancia l’allarme

“Oltre 180mila chiamate l’anno, almeno 500 al giorno, ma un numero di medici sempre insufficiente: i medici che operano al Servizio di Emergenza Urgenza Foggia chiedono che sia dato loro modo di operare con le risorse umane e strumentali adeguate alle esigenze di un territorio vasto e che, inoltre, presenta un maggiore livello di difficoltà a causa della sua conformazione e della sua viabilità.”

La denuncia arriva dalla Fp Cgil Foggia che reclama una implementazione del numero dei medici in servizio nelle postazioni e le dotazioni di automezzi e strumenti per poter operare garantendo sicurezza e tempestività ai cittadini.

Con l’estate, la popolazione dell’area servita dal Servizio di Emergenza-Urgenza di Foggia raddoppia”, fa sapere il sindacato che rappresenta le istanze del personale medico del territorio, “ed aumentano notevolmente le pressioni sugli operatori che già normalmente, e nei mesi che precedono e seguono a quelli estivi, sono altissime. Una delle lacune alla quale porre subito rimedio è il numero insufficiente di medici per il 118. Molte ambulanze risultano senza medico a bordo. Quasi tutte le 52 postazioni sono sotto organico. Anche il numero complessivo degli infermieri deve essere incrementato.”

Fp Cgil, inoltre, rileva come la situazione potrebbe addirittura peggiorare, poiché con le nuove regole non si potrà più partecipare ai concorsi lavorando contemporaneamente per il 118. Questo significa che in molti lasceranno.

“Senza polemiche, ma insieme e nell’interesse di tutti, occorre che le lacune strumentali e quelle dovute alla mancanza di personale siano colmate e risolte. Il Servizio di Emergenza Urgenza è un bene primario, un presidio fondamentale e decisivo per il diritto alla salute e alla cura”.

Il sistema 118 è gestito dall’azienda Ospedaliera Riuniti per la centrale operativa che riceve le chiamate e smista il personale; dalla ASL per i medici e alcuni infermieri; e, infine, da Sanitaservice (società in capo alla ASL) per infermieri, autisti e soccorritori.

Una parte del personale, e tra questi molti validissimi operatori, negli ultimi anni ha scelto di abbandonare e di impiegare altrove la propria professionalità. Per sostenere l’impatto di 180mila chiamate l’anno verso le utenze del 118 occorrono personale, competenze, dotazioni strumentali, parco mezzi, Dispositivi di Protezione Individuale, potenziamento del numero di automediche e ambulanze. Negli ultimi anni, sono aumentati in modo sconvolgente i casi di aggressione di cui suono stati vittime tante operatrici e tanti operatori.

La Centrale Operativa è una struttura ospedaliera complessa che, tramite un sistema informatico e telecomunicativo, recepisce le richieste di soccorso che giungono dai cittadini residenti nella provincia di Capitanata e nella parte settentrionale della BAT. La richiesta viene processata, codificata e l’invio sul luogo dell’evento di una  equipe può completare la missione di soccorso.  Le Postazioni Mobili, in numero di 52, devono essere in grado di erogare l’assistenza sanitaria nei tempi e nei modi che la normativa impone.