Che sia il campionato dell’incertezza è chiaro. Forse mai come in quest’anno calcistico, l’andamento delle squadre è soggetto a diversi fattori. Dai classici “infortuni sul lavoro” a quello che oggi continua a manifestarsi come una sanguisuga emotiva e fisica: il Covid -19. Ma il tempo non si ferma e il campionato del Foggia sta finalmente per ripartire. Il tutto però, senza l’esclusione di preoccupazioni e timori giornalieri. La pandemia ha arrecato più danni di quelli che ci si potesse aspettare. I 19 contagi nel gruppo rossonero, non sono pochi ed il futuro diventa inevitabilmente difficile da pronosticare. L’obiettivo playoff è ormai raggiunto, anche se manca ancora la sicurezza della matematica. Il ché permette ai satanelli, di tirare un grande sospiro di sollievo, soprattutto immaginando l’esplosione di questo cluster, in un una situazione diversa di classifica.
Ma fortunatamente, tutto è andato per il verso giusto. I giocatori continuano il loro percorso di guarigione, con la fiducia di ritornare presto alla propria quotidianità e in attesa del momento più sentito della stagione. Un periodo decisivo, nel quale l’aiuto di tutti diventa fondamentale. Ne sono consci i tifosi, ma soprattutto Marco Marchionni. Il quale spera di recuperare tutti i suoi ragazzi nella forma migliore possibile, ma soprattutto ritrovando quel fattore determinante in qualsiasi sport: l’incisività. Da Curcio a Dell’Agnello, per poi passare da Balde a D’Andrea. Ognuno di questi attaccanti sta vivendo una stagione diversa, ma mai come in questo momento, diventa determinante il loro apporto. Un aiuto in termini di gol, che non deve naturalmente far dimenticare, il supporto di chi offre loro il passaggio decisivo o comunque la prestazione generale. Rocca, Morrone, Salvi, Vitale, Garofalo, Kalombo, Anelli, Del Prete e Fumagalli. Questi sono solo alcuni dei nomi di un gruppo, che ha fatto della coralità, la sua arma vincente. Quindi nessuno è escluso: tutti sono importanti. Naturalmente le speranze dei tifosi si fondano sui giocatori più emblematici. Su tutti certamente il capocannoniere Alessio Curcio. L’attaccante beneventano è stato decisivo nei momenti chiave della stagione. Rispolverando i dati nel breve passato, la svolta dopo il mese di febbraio è partita da lui. Quel gol in rovesciata contro la Turris rimarrà nella memoria del popolo rossonero per parecchio tempo e di certo anche in quella dello stesso giocatore. Un eccesso di fantasia che ha caricato l’intero gruppo, lanciandolo in una rincorsa fatta di ben tre vittorie consecutive e un pareggio. Numeri confortanti che, prima dell’esplosione del focolaio, ponevano i rossoneri in una posizione di ponderato vantaggio nella corsa finale.
Ma poi è arrivato il virus e tutto è sembrato cambiare. La tensione e la preoccupazione sono diventate le costanti delle giornate del Foggia. Appesantite da una classifica immobilizzata per causa di forza maggiore e da un solo valore statistico in aumento: il numero dei contagi. Ma in una tempesta così forte, l’equipaggio ha bisogno del suo capitano. La partita di Palermo sarà un sfida complicata, il Foggia avrà bisogno del suo bomber e non solo. L’intero gruppo è chiamato a dare qualcosa in più, che vada oltre la prestazione fisica. Un eccesso di determinazione, che vada di pari passo con le qualità riconosciute dei giocatori rossoneri.
Uno step decisivo, che potrebbe raccontare un finale di stagione ancora migliore, il cui protagonista non è stato ancora svelato…