Lunga veglia questa notte a San Giovanni Rotondo che oggi festeggia San Pio da Pietralcina, una data importante e sentita per milioni di pellegrini che accorrono da ogni parte del mondo per manifestare la propria devozione al Santo delle Stimmate che si fece esempio di carità e fede per l’umanità intera. Già dalle 14:00 di ieri si è aperto ai fedeli per la solenne notte di preghiera cui oggi, a partire dalle 11:00, seguiranno messe e celebrazioni sacre. Era il 16 giugno del 2002 quando in Piazza San Pietro a Roma, dinanzi ad una folla gremita di 300mila fedeli, fu proclamata la santificazione dell’umile frate morto il 23 settembre di 53 anni fa.
Questa notte, alle 00:15, la Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa di San Pio presieduta dal ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini fr. Roberto Genuin OFM Cap, alle 10:00 recita del santo Rosario, a cura della Pastorale giovanile-vocazionale dei Frati Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio. Alle 11:00 una Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, alle 18,00 Solenne Concelebrazione Eucaristica con S. E. Mons. Franco Moscone (arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo) cui seguirà la benedizione dei bambini. La giornata dedicata alla festa del Santo frate si concluderà questa sera alle 20,45 con il Concerto dell’Europe Philharmonic Orchestra, offerto dall’Associazione “Società Ideale” di Bari.
Tutte le celebrazioni sono trasmesse su Padre Pio Tv (canale 145 del digitale terrestre; 445 della piattaforma satellitare Tivùsat; 852 della piattaforma satellitare Sky) e su Radio Padre Pio (frequenze per San Giovanni Rotondo e dintorni: 99,700 MHz e 90,200 MHz in FM).
Il Programma
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La storia del Santo
San Pio nacque a Pietrelcina presso Benevento nel 1887. Entrò nell’ordine dei Frati minori cappuccini e, promosso al presbiterato, esercitò con grandissima dedizione il ministero sacerdotale soprattutto nel convento di San Giovanni Rotondo in Puglia. Servì nella preghiera e nell’umiltà il popolo di Dio attraverso la direzione spirituale, la riconciliazione dei penitenti e una particolare cura per i malati e i poveri. Pienamente configurato a Cristo Crocifisso, portò a compimento il suo cammino terreno il 23 settembre 1968.
A Foggia. Chiesa di Sant’Anna
ll giovane frate di Pietrelcina dal febbraio del 1916 era di fraternità nel convento dei cappuccini di Foggia a Sant’Anna. Vi rimarrà fino al mese di settembre dello stesso anno. I fedeli che frequentavano la chiesa di Sant’Anna si accorsero del modo straordinario con cui Padre Pio celebrava i divini misteri, la sua vita d’orazione, le sue virtú, i suoi carismi e, in poco tempo, divulgarono la notizia che a Foggia c’era un monaco santo. Tutti volevano incontrarlo, parlare con lui, chiedergli di intercedere presso il Signore per ricevere grazie e favori celesti, che si moltiplicavano di giorno in giorno provocando molte conversioni.
A San Giovanni Rotondo
Alla fine del 1916 i superiori lo trasferiscono a San Giovanni Rotondo, e qui, nel convento di Santa Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Un numero incalcolabile di uomini e donne, dal Gargano e da altre parti dell’Italia, cominciano ad accorrere al suo confessionale, dove egli trascorre anche quattordici-sedici ore al giorno, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio. È il suo ministero, che attinge la propria forza dalla preghiera e dall’altare, e che Padre Pio realizza non senza grandi sofferenze fisiche e morali.
Le stimmate
Il 20 settembre 1918, infatti, il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Padre Pio viene visitato da un gran numero di medici, subendo incomprensioni e calunnie per le quali deve sottostare a infamanti ispezioni canoniche. Il frate delle stimmate si dichiara “figlio dell’obbedienza” e sopporta tutto con serafica pazienza. Infine, viene anche sospeso a divinis e solo dopo diversi anni, prosciolto dalle accuse calunniose, può essere reintegrato nel suo ministero sacerdotale.
La Casa Sollievo della Sofferenza
La sua celletta, la numero 5, portava appeso alla porta un cartello con una celebre frase di San Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”. Da lì penso fortemente di creare la struttura sanitaria che inaugurò il 5 maggio del 1956 con il nome di: Casa Sollievo della Sofferenza. Durante un sopralluogo sul sito ancora in costruzione, di fronte a qualche difficoltà per portare a termine l’opera, San Pio disse: “Smembreremo tutta la montagna e faremo il resto con l’aiuto di Dio“. Oggi è un ospedale religioso classificato ad elevata specializzazione. L’Ospedale di San Pio da Pietrelcina dispone di circa 900 posti letto suddivisi tra 30 reparti di degenza medici e chirurgici, 50 specialità cliniche con un “catalogo” di circa 4300 prestazioni diagnostiche e terapeutiche. Ogni anno si registrano 57 000 ricoveri e oltre 1,3 milioni di prestazioni ambulatoriali.
La Morte
Muore il 23 settembre del 1968, il suo testamento spirituale, alla fine della sua vita, fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”, esortava sempre i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio, la purezza, la carità. “Vorrei avere una voce così forte – diceva – per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”. Lui stesso aveva sempre la corona del rosario in mano (spesso la chiamava: “l’arma”). Lo recitava incessantemente per intero, soprattutto nelle ore notturne. Intorno alla Sua figura si sono scritti fiumi di inchiostro. Un incalcolabile numero di articoli e tantissimi libri. Si conta che approssimativamente siano più di 200 le biografie a Lui dedicate soltanto in italiano. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato con la Sua solita arguzia.