Di certo non si può dire che il 2021 sia iniziato nel modo migliore per il Calcio Foggia: dopo il pareggio in casa con la Juve Stabia e la sconfitta a Catania, con cui si è chiuso il girone d’andata, è stata la volta di Bisceglie, prima di ritorno, da cui i satanelli, complice il terreno pesante, sono usciti con un misero 0-0. Due punti in quattro gare è davvero poca cosa se paragonato allo splendido ruolino di marcia del periodo pre-natalizio.
E se il 2021 non sorride al Foggia non si può dire lo stesso per la Casertana, reduce da quattro vittorie consecutive: ultima quella conseguita con merito sul campo della Juve Stabia nel recupero infrasettimanale, quella stessa Juve Stabia che aveva fatto “vedere i sorci verdi” ai rossoneri poco più di due settimane fa. Dodici punti nelle ultime quattro gare sono un bel bottino per la squadra di Mister Guidi, che addirittura ha saputo fare meglio della capolista Ternana che di punti ne ha conquistati dieci.
Messi da parte i bei ricordi del recente passato quando la Casertana fu sconfitta per 2-0 tra le mura amiche grazie ad una prestazione convincente del Foggia (unica nota negativa il gravissimo infortunio occorso a Naessens, che ha indotto alla rinuncia definitiva del possente ariete belga), sabato si torna a giocare allo Zaccheria contro la squadra attualmente più in forma del girone C e seconda solo al Como in tutto il campionato di Lega Pro.
Il Foggia si presenta comunque con una posizione ancora invidiabile in classifica (7a a pari punteggio con l’altra nobile decaduta, il Teramo, e in piena zona play off): 29 i punti conseguiti su 19 incontri giocati, frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Nonostante due sole reti segnate negli ultimi tre incontri disputati, i rossoneri hanno fin qui dimostrato una buona capacità realizzativa: 25 i goal messi a segno finora (meglio hanno fatto solo Ternana, Bari e Avelino) e 21 quelli subiti.
Di contro la Casertana, che di gare ne ha giocate una in meno del Foggia, grazie alle ultime convincenti prestazioni è riuscita a scalare diverse posizioni in classifica e a raggiungere 24 punti, frutto di 7 vittorie e 3 pareggi, pur con 8 sconfitte. 23 i goal segnati, ma 30 le reti subite che la rendono, assieme al Potenza, la difesa più perforata del campionato.
Non si può certo negare che Foggia e Casertana non siano due squadre “da trasferta”: i pugliesi fuori dello Zaccheria hanno raccolto 17 punti (contro i 12 in casa), mentre i campani ne hanno incamerati 16 (esattamente il doppio di quanto fatto al Pinto).
Non differisce nemmeno più di tanto la situazione cartellini: entrambe le compagini contano sin qui 48 ammonizioni, 3 le espulsioni per il Foggia e 7 per la Casertana. E’ un piacere notare che sotto il profilo disciplinare non siamo più fanalino di coda come nello scorso campionato e che l’imprinting di Marchionni garantisca agonismo ma non certo ricorso sistematico alle scorrettezze di gioco.
A fronte del quadro generale appena descritto, occorrono massima attenzione e rispetto per l’avversaria di turno, che di tutte quelle che avremmo potuto incrociare in questo momento forse è la squadra peggiore. Non è un caso che la Casertana, grazie al suo ruolino di marcia, sia riuscita ad inserirsi a pieno titolo nella griglia play off, scavalcando proprio la malcapitata Juve Stabia.
Verrebbe da chiedersi: dove sarebbe ora la squadra campana se non fosse stata falcidiata da Covid e infortuni? Chi può dirlo…fatto sta che nel momento in cui Mister Guidi ha potuto disporre della rosa quasi al completo, quando finalmente giocatori d’esperienza come Castaldo hanno recuperato sia mentalmente che fisicamente, quando dal mercato di gennaio sono arrivati i primi rinforzi, un certo Turchetta su tutti, allora la Casertana ha cominciato a macinare punti, potendo contare su una manovra fluida e trame di gioco interessanti. Quali le ambizioni? Salvezza il prima possibile e quindi “alzare l’asticella” per conquistarsi un posto al sole.
Sembra sentir parlare del Foggia di qualche tempo fa quando ancora Del Prete e Rocca non erano infortunati e si faceva risultato sempre e ovunque sull’onda dell’entusiasmo. Quando l’aria che si respirava era sana e serena e le questioni societarie non ancora si erano manifestate in tutta la loro forza a destabilizzare squadra e tifoseria.
Oggi ci sembra di rivivere quelle strane sensazioni provate alla vigilia della gara contro il Bari quando ti aspettavi di tutto fuorché vincere la partita. Ebbene, vorremmo che la storia si ripetesse, vorremmo che il Foggia si ricompattasse e ricominciasse a correre, vorremmo non accontentarci di una salvezza tranquilla ma ambire a traguardi sempre più importanti.
Auguriamoci davvero che la squadra sappia regalarci una prova di orgoglio e maturità perché battere la Casertana ora vorrebbe dire che il Foggia c’è… a dispetto di tutto e tutti.