Le imprese “cartiere” foggiane emettevano fatture per operazioni inesistenti – in relazione a fittizie forniture di mosto – in favore di una società vitivinicola con sede a Ravenna collegata all’organizzazione criminale.
Le imprese “cartiere” foggiane emettevano fatture per operazioni inesistenti – in relazione a fittizie forniture di mosto – in favore di una società vitivinicola con sede a Ravenna collegata all’organizzazione criminale.
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