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Quel 31 gennaio che entrò nella storia dei foggiani

25/1/2019

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Fotoda sinistra: Pugliese, Bettoni, Nocera, Muicelli, Micheli, Favalli I acc.: Rinaldi, Patino, Moschioni, Majoli, Lazzotti, Valadè
Fu buon profeta chi disse che Foggia-Inter del 31 gennaio 1965 sarebbe stata ricordata per sempre dai tifosi rossoneri. Noi di Mitico Channel abbiamo reso omaggio al Foggia per quella storica gara vinta  3-2 con un video in occasione del cinquantesimo anniversario della partita. Chi scrive, con la collaborazione di Biagio Porricelli, Antonio Basta e Mattia De Martino ha celebrato  quella giornata ricostruendo il clima che si respirava prima, durante e dopo il match. Ho  intervistato  Matteo Pugliese, figlio del mago di Turi, che ha aperto l’album dei ricordi e l’ha messo a disposizione dei vecchi e nuovi tifosi del Foggia. Nel video compaiono anche interviste ai campioni dell’Inter che ricordano l’incontro con Padre Pio avvenuto alla vigilia della partita. Ancora oggi, a distanza di 54 anni da quella data, rimane intatto il fascino e l’interesse di quella partita.  
Per inquadrare il contesto in cui avvenne la straordinaria impresa dei ragazzi di Oronzo Pugliese, è bene ricordare a tutti  che all’epoca l’Inter di Moratti era la squadra più forte al  mondo, con la formazione della celebre filastrocca Sarti, Burgnich, Facchetti...  Il suo allenatore Helenio Herrera aveva cambiato il mondo del calcio italiano introducendo nuovi e  rivoluzionari concetti.  Qualche mese prima di giocare a Foggia, l’Inter aveva conquistato la sua prima Coppa Intercontinentale con campioni di assoluto rilievo come Suarez, Mazzola e Corso. Un po’ come il  Barcellona di oggi  che ha dominato la scena europea negli ultimi anni.  Il  Foggia invece era al primo campionato di serie A, con una squadra piena di esordienti, senza nomi di risalto e soprattutto senza stranieri. I Satanelli  erano  però animati da un feroce furore agonistico a   supporto di buone doti tecniche.
La partita si giocò alla seconda giornata del girone di ritorno. In classifica il Milan era capolista con un vantaggio di cinque punti sull’Inter. Il Foggia si trovava in una tranquilla posizione di metà classifica ed era reduce da uno 0-0 interno contro la Fiorentina. In città si aspettava con ansia e curiosità la partita contro i campioni milanesi. I biglietti andarono esauriti in pochi giorni e i bagarini fecero affari d’oro, vendendo i tagliandi ai ritardatari a prezzi  maggiorati. 
Oronzo Pugliese preparò con cura quella partita. In settimana trascorse notti insonni nelle quali studiò tutti i particolari del fortissimo avversario. Lesse tutte le statistiche sugli  interisti, consultò vecchi giornali, appunti e i suoi preziosi  quaderni. Alla fine  appuntò  su un pezzo di carta le contromisure per i fuoriclasse  neroazzurri assegnando compiti e funzioni a ogni suo giocatore.    La carta vincente di don Oronzo fu però  la marcatura di Suarez e Corso affidata  rispettivamente a Micheli e Lazzotti. I  centrocampisti foggiani però li controllavano  solo quando i due interisti entravano nella loro metà campo  senza seguirli  in ogni zona del campo. Così Pugliese costrinse l’Inter ad adattarsi al gioco dei Satanelli. Quella vittoria fu costruita soprattutto con il cuore.  Foggia aveva giocato con saggezza tattica, corsa perpetua e tanto cuore.  La legittimità della vittoria rossonera fu riconosciuta anche dal presidente dell’Inter Angelo Moratti presente in tribuna. “L’Inter si è battuta molto bene - disse -ha fatto tutto quanto era possibile contro un Foggia fortissimo”. Da ricordare i gol di Lazzotti e le due prodezze di Vittorio Nocera. Personalmente ricordo la partita in modo indelebile. Come ho detto e scritto più volte, in quella partita c’ero anch’io tra i convocati:  come raccattapalle di servizio sotto la gradinata. L’emozione per i gol e la straordinaria vittoria non si possono dimenticare.
Dopo quella sconfitta, l’Inter si ritrovò a distanza di 7 punti dai cugini rossoneri del Milan, ma ingranò una fantastica rimonta che la portò a vincere lo scudetto.
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    Giovanni Cataleta

    Giornalista e scrittore; è fra i fondatori di Mitico channel, con cui ha pubblicato gli ultimi suoi libri.

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