Sabato è stata la vittoria di Zauri e del gruppo.
In un momento delicatissimo della stagione, con la zona rossa a un passo e contro un avversario in lotta per la promozione diretta, l’allenatore rossonero ha fatto di necessità virtù schierando all’inizio i più affidabili fra quelli rimasti dopo il repulisti di gennaio e chiedendo ai ragazzi un impegno supplementare per arginare l’armata biancoverde.
Il suo è stato un capolavoro tattico.
Ha soffocato le fonti di gioco degli avversari rendendo complicati i rifornimenti per le punte avellinesi.
A Lescano e Patierno non sono arrivati significativi palloni giocabili, complici anche le incomprensibili scelte di un confuso Biancolino che ha riempito inutilmente la linea avanzata senza curarsi di allargare il gioco per creare spazi.
Inflazionare l’area è un ottimo sistema per favorire la difesa, il resto lo ha fatto un Foggia ordinato, determinato, preciso in ogni reparto.
Quando, poi, Vezzoni ha deciso che era la serata giusta per siglare il suo primo gol fra i professionisti, i cinquemila e passa dello Zaccheria sono esplosi in un boato liberatorio di cui si sentiva davvero il bisogno.
Insomma, il gruppo di ragazzi con la valigia, i nuovi arrivati che fra due mesi torneranno a casa dopo lo stage in rossonero, hanno avuto un battesimo più che fortunato.
La vittoria contro l’Avellino, però, è stata anche l’occasione per rimarcare la precisa scelta della tifoseria, e non solo di quella organizzata: scindere il sostegno della squadra dalla contestazione verso la proprietà.
Il primo è stato incessante, continuo, senza soluzione di continuità.
La seconda altrettanto dura, irriverente, chiara e, soprattutto, unanime.
Paradossalmente, la vittoria di sabato ha accentuato i rimpianti per l’ennesima occasione persa per raggiungere un obiettivo largamente alla portata delle potenzialità economiche della società e del sostegno della piazza.
Se l’Avellino è una delle formazioni di vertice, sarebbe bastato davvero poco per allestire una rosa competitiva per quello che è il secondo campionato di seguito privo di una lepre, una squadra capace di correre in solitaria per la prima posizione.
Anche l’atavica abitudine di tanti foggiani di accontentarsi di poco, del minimo sindacale pur di vivacchiare nei bassifondi guardando gli altri crescere, costruire e lottare per obiettivi sfidanti, ha raggiunto il punto di rottura.
Più che il Maalox esibito sui social dalla proprietà a conferma dello scadente livello comunicativo già noto, sarebbe stato opportuno un chiarimento sulle reali intenzioni per un futuro tanto prossimo quanto incerto.
Prua su Taranto, quindi, per raccogliere venerdì tre punti sul campo in attesa di perderne sei lunedì dopo l’inevitabile epilogo funesto per la stagione dei padroni di casa.
Mala tempora currunt
Bah, qui non si tratta di accontentarsi se ci si dissocia da una contestazione volgare e maleducata e anche strana per la tempistica (dopoMonopoli e a mercato aperto). Mi dispiace che Mitico, in cui operano persone molto perbene, non abbia preso le distanze da tanta squallida e offensiva modalita’ scelta per contestare l’operato della societa’. Quello stendardo con canonico-maiale non fa ridere, lede l’immagine dell’intera tifoseria e fa schifo proprio. Poi si sorride maliziosi se uno si offende e molla tutto perche’ e ovviamente un alibi. Comunque e’ ora che cambi il clima sperando che Canonico decida di lasciare. Ma ci sara’ da aspettare poco perche’ leoni da tastiera e capi curva cambino bersaglio. Si divertono cosi’ …. Che tristezza
non condivido l’attuale contestazione a canonico ,di certo sono stati fatti in passato errori quale quello di smantellare una squadra che era arrivata a jn passo dla serie b e altri in seguito .ma il presidente avesse serie intenzioni di portare il.Foggia in B e evidente con l acquisto di millico ecooi murano
chiaro che se dopo jno sforzo di assemblare jna squadrone i.tifosi protestano ame ovvio che csnonico decide di abbandonare la nave . caro presidente non mollare questi due ds e allenatore sanno il.fatto loro e per ora puntiamo a giocarci i play off .