Un 2025 tutto da scrivere per il Foggia che, quasi in sordina, ha cambiato proprietà e salutato la Corporate

Il 2025 per il Foggia è cominciato con delle conferme.

Per la quarta volta consecutiva perde la prima partita dell’anno allo Zaccheria.

Dopo il Latina nel 2022, era toccato al Picerno e al Taranto fare bottino pieno negli anni seguenti.

La Team Altamura, inoltre, ha come allenatore proprio quel Di Donato che brinda spesso e volentieri ai danni dei Satanelli. Era proprio lui a sedere in panca col Latina il 23 gennaio del 2022 quando i laziali vinsero per 3 a 1.

Altre conferme vengono dalla prestazione della squadra e dalla sua cronica incapacità di concretizzare le occasioni da gol, che pur ci sono state e in misura anche maggiore di altre volte.

C’è stata troppa sufficienza nell’affrontare un avversario fortemente rimaneggiato. È mancata soprattutto la concentrazione, quella determinazione nei momenti topici che fa la differenza fra un gol sfiorato e uno realizzato.

Non ci può essere sempre il fato a rimediare agli errori commessi in mezzo al campo e all’Altamura è bastato un tiro dell’ex di turno per portare a casa quei punti che all’andata erano finiti in tasca ai rossoneri.

Il raddoppio a porta vuota serve per le statistiche, ma è solo una conseguenza dell’estremo tentativo di recuperare almeno il pareggio con un Perina spintosi in area avversaria e non servito da un appannato Millico.

Si interrompono così, in malo modo, la striscia positiva del non più imbattuto Zauri e i progetti di rientro in zona playoff, almeno nel breve periodo.

È giusto domandarsi, a questo punto, cosa ci si debba aspettare dal nuovo anno.

Dal punto di vista sportivo, oltre il minimo sindacale del mantenimento della categoria non si potrà andare. Inutile aspettarsi stravolgimenti dal mercato di gennaio, se non operazioni tese a un ridimensionamento del monte ingaggi che rimane troppo alto in funzione dei risultati ottenuti.

Che si raggiunga o meno la parte sinistra della classifica cambia poco: le reali potenzialità e i limiti della squadra sono chiari a tutti.

Diverso è il discorso societario.

Dal 4 agosto scorso la proprietà del 100% del Calcio Foggia 1920 è nelle mani della C.N. Football club, società totalmente controllata dalla holding di Nicola Canonico. Non c’è più, quindi, la Corporate Investment le cui quote sono oggetto di contenzioso con la dottoressa Pintus.

Salvo colpi di scena, sempre possibili, ora la situazione è certamente più chiara e la cessione della società non è più ostacolata dalla diatriba legale.

Il 2025, quindi, potrebbe anche essere l’anno del passaggio di mano del Calcio Foggia, più volte prospettato dal patron, ma non concluso perché, come da lui stesso ribadito: “… abbiamo appurato che non c’era la possibilità di cedere la società” (conferenza stampa del 5 luglio 2024).

Ovviamente, non è dato di sapere se qualcosa sia cambiato nelle sue intenzioni, ma riesce difficile immaginare che le motivazioni che portarono all’annuncio dell’imminente cessione a un fondo americano alcuni mesi fa siano venute meno.

Insomma, in questo 2025 non ci sarà da annoiarsi. Come sempre da queste parti.

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7 thoughts on “Un 2025 tutto da scrivere per il Foggia che, quasi in sordina, ha cambiato proprietà e salutato la Corporate

  1. Buon anno a tutti. Questo è il mio augurio per tutti i tifosi rossoneri : Canonico lontano da Foggia. Fino a quando avremo lui alla guida della società non si potrà fare calcio nella nostra città. Zeman l’aveva anticipato quattro anni fa. Mi piacerebbe avere un commento di Biagio Porricelli. Grazie , cordialmente, Alfonso D’Elia

    1. A chi porta i paraocchi dico solo che Zeman deve ringraziare Canonico che lo rilanciò nel calcio e come le volte precedenti ha usato il Foggia per rilanciarsi e andarsene nel Pescara.

    2. Buonasera Alfonso. Non ho commenti da fare in proposito. Ritengo, come ho scritto, che la nuova situazione societaria sia da valutare positivamente: niente più alibi né per chi vende né per chi compra. Non ci può essere un obbligo alla cessione, però, così come nessuno è obbligato a comprare. A mio avviso, tuttavia, le motivazioni che hanno spinto Canonico a cercare per più volte un acquirente nel 2024 sono ancora tutte presenti. Vedremo cosa succederà

    3. Condivido e sottoscrivo il pensiero di Alfonso.
      Zeman dovrebbe solo ringraziare Canonico che l’ha riesumato da sopra il divano di casa sua e poi ha girato le spalle non alla società ma ad un’intera tifoseria e alla città.
      Mercenario come gli altri.

    4. Buongiorno a foggia……purtroppo il nostro caro presidente è venuto a foggia solo per accaparrarsi appalti e nn solo a foggia anche a lecco e come per magia perdiamo lì la finalissima………ma queste sono piccolezze……..la cosa che più che mi dispiace personalmente e vedere i tifosi rassegnati alla sorte e per quanto mi riguarda questo e stato il primo anno dove sottoscrivo l.abbonamento a fine luglio e il dieci agosto venduto sui social…….cosa mai successa in trentacinque anni di zaccheria………il sig.canonico deve imparare a dosare le parole………..avevo creduto in lui i primi due anni poi ho capito subito che si trattava solo di un chiacchierone da bar……….quando parlo con qualche amico che condivide la mia stessa passione e mi sento dire che addirittura dobbiamo ringraziarlo per averci fatto mantenere la categoria a me viene l.atto del vomito……..nel contesto sportivo foggia attualmente vedo nero come il nostro cantautore italiano zucchero…………speriamo che il sig. Canonico mi faccia cambiare idea essendo già certo che questo nn avverrà mai……….auguro a tutti compreso il nostro carissimo presidente un buon 2025……

  2. Prima di aprire bocca , buona regola sarebbe riflettere un po , e non parlare per partito preso o per motivi ideologici.
    Limitiamoci ai fatti!
    Zeman con piu di 40 anni di onorata carriera alle spalle e essendo stato il promotore di un calcio nuovo , spettacolare a cui molti si sono ispirati in Italia ,non aveva bisogno di “sfruttare” la piazza di Foggia per rilanciarsi ,visto che non gli mancavano proposte anche piu allettanti, ma se lo ha fatto(a mio avviso) è stato solo per la storia gloriosa passata di Zemalandia degli “anni 90 ” ( che molti hanno dimenticato) e per un amore sviscerato per la nostra citta ,credendo in un progetto serio proposto dalla proprietà.
    Dopo una stagione è andato via a malincuore dichiarando che con questa proprietà non si puo fare un calcio serio e per le continue problematiche all’ordine del giorno.Gli anni successivi gli hanno dato abbondantemente ragione e i risultati, oppure dovremmo dire i fallimenti sono sotto gli occhi di tutti.
    In 4 anni di gestione , ormai non si contano piu il numero di allenatori e ds cambiati ,segno di una visione e programmazione confusionaria e inadeguata.
    Tuttora , forse il “patron” crede ancora di aver allestito per questo anno una squadra competitiva , ma il valore fin qui dimostrato è assai modesto.
    Questi sono i fatti purtroppo!

    1. Bravo. Analisi che condivido. Leggere che Zeman ha avuto visibilità grazie a Canonico e leggere parole con tre Zeman che è stato un mercenario mi vergogno stare a fianco con simili tifosi. Che tristezza leggere certe critiche

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