Fiera di Foggia ‘realtà svalutata’ ma con qualche certezza per il futuro. Il comunicato di Capitanata.neo a margine dell’incontro CERES.

I resoconti impietosi sulla Fiera di Foggia che si sono raccolti in questi giorni di apertura della 73 ^ edizione, parlano di una “realtà svalutata non a caso né per combinazione” si legge nel comunicato di Capitanata.neo. al contempo si evidenzia anche la “partecipazione convinta, all’iniziativa fieristica del 30.04 u.s (progetto CERES) , che costituisce una incoraggiante certezza per lo sviluppo del comparto agroalimentare del nostro territorio”.


“In Fiera a Foggia si è svolta la 73^ edizione della Fiera internazionale dell’agricoltura e della zootecnia che era, una volta, un appuntamento importante nel Mezzogiorno. Lo scorso anno, sempre ad aprile, mentre in tutta Italia erano già riprese le manifestazioni anche di questa tipologia, a Foggia l’Ente Fiera, commissariato, non organizzò l’evento. L’edizione 2023 invece di essere connotata come quella della ripresa, seppur tardiva e con l’ineludibile obiettivo di rilanciarla, ha registrato la “prova provata” della condizione di profonda crisi in cui si trova la realtà fieristica e, più in generale, l’economia foggiana.
NON E’ UN CASO…” sottolinea con forza il comunicato di Capitanata.neo associazione di promozione culturale, sociale e territoriale dei Comuni della Capitanata.
“Ad aprile 2022 nel silenzio e nell’ignavia generale il nostro presidente dott. Pasquale Cataneo fece sentire tutto il suo personale dissenso per la mancata realizzazione dell’annuale edizione dedicata all’agricoltura e alla zootecnia – afferma Angela Sangiorgio (in foto) del Direttivo di CAPITANATA.NEO APS – portando l’esempio virtuoso di quanto realizzato, circa due mesi prima, presso la Fiera di Verona. Rammento che fu chiesta, anche a nome associativo, la sostituzione sia del commissario nominato il 30.07.2019, già dimissionario da giugno 2021, che del segretario generale dell’Ente Fiera. Oggi quindi, per noi, non è un caso che si sia arrivati ad un epilogo così avverso e doloroso per l’intera Comunità comunale e provinciale foggiana. Una situazione inaccettabile anche per i comparti economici interessati e per i riflessi negativi sulla residua buona nomea fieristica dauna che ha provocato disagi anche sugli alunni di una scuola di Matera come appreso dai media.”
“È UNA COMBINANZIONE?” Ci si chiede nel documento che analizza alcuni dei motivi del fallimento della fiera di Foggia, “… perché o cosa ha fatto trascorrere così tanto tempo per la sostituzione del Commissario dimissionario da oltre 20 mesi. Il vecchio commissario viene “spostato” ad altro incarico mentre il nuovo, non essendosi completata la procedura formale, non può far altro che stare a guardare. Inoltre in contemporanea alla fiera di Foggia, si svolgevano altre iniziative concomitanti che hanno di fatto reso impossibile la contemporanea presenza degli operatori di settore a Bari e a Foggia così da far “evaporare” lo svolgimento di alcune manifestazioni programmate. Infine – si chiede Capitanata.neo – è una combinazione che a Foggia i lavori pubblici anche in Fiera, come accaduto per l’allungamento della pista (il riferimento è al Gino Lisa ndr), hanno durate bibliche o non prevedono una multifunzionalità, come effettuato a Bari presso la struttura della Fiera del levante, ad esempio con l’allocazione del Polo Integrato Territoriale nell’ambito di Arti, Cultura e Turismo per fare rete e potenziare le attività degli operatori dei rispettivi ambiti?
“Come CAPITANATA.NEO sottolineiamo, ancora una volta purtroppo, che sono una certezza statisticamente accertata i divari sempre più ampi di Foggia e dell’intera Capitanata, sia dal punto di vista reddituale e sociale che economico, rispetto al resto dei territori della Puglia e d’Italia. L’andamento dell’Ente Fiera di Foggia è uno degli ambiti che attestano come le distanze si siano allargate negli ultimi decenni”.

Una nota positiva è comunque ravvisata dalla associazione che nelle parole di Angela Sangiorgio, referente dell’associazione foggiana:

“Noi abbiamo altresì comunque certezza che ci sono segnali endogeni di contrasto, sia da parte dei cittadini foggiani che di Enti come l’UniFG e di alcune parti sociali e imprenditoriali. Infatti ciò si è concretizzato, non solo nell’onda di sdegno pubblico odierno, ma anche nella partecipazione convinta, all’iniziativa fieristica del 30.04 u.s., dal titolo REDDITIVITA’ DELLE AZIENDE AGRICOLE NELL’ERA 5.0. Dopo i saluti del nuovo Rettore dell’università foggiana e del direttore del DEMET, alla presenza della vice presidente 9^ Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato è stata presentata l’innovativa iniziativa internazionale denominata “PROGETTO CERES, tracciabilità dei prodotti agricoli e deposito in garanzia del commerciante”. Partner capofila è il Mediterranean Institute of Innovation, Communications and Technology, MIICT di Malta insieme a UNIFG ed altri enti e patrocinata anche da CAPITANATA.NEO APS. Il progetto mira, attraverso l’innovazione digitale – chiosa la referente dell’Associazione foggiana – ad aumentare l’efficienza delle transazioni in agricoltura e a creare fiducia nelle dichiarazioni di provenienza dei produttori agricoli con l’obiettivo di innalzarne la redditività. Altri correlati effetti positivi sono ad esempio la tracciabilità e l’origine delle produzioni, il contrasto alle frodi, la maggiore sicurezza alimentare, ecc.. Vi è certezza infine, per noi innata, che questa sia la via giusta, valorizzando chi sa e vuole fare, soprattutto nella Terra dei produttori di Capitanata.”