Forti ribassi del prezzo del grano duro, mentre si impennano i costi per le aziende. Decresce la superficie agricola coltivata; aumentano i prezzi di tutti i prodotti trasformati della stessa filiera: dalla semola, al pane e alla pasta, come confermano le rilevazioni del Mise.
Questo è il grido d’allarme lanciato da Cia Puglia.
Il prezzo del grano duro italiano, nel giro di un anno è diminuito di un terzo; senza interventi da parte del governo, gli agricoltori saranno costretti ad abbandonare la produzione per mancanza di redditività. Cia-Agricoltori Italiani rilancia l’allarme dopo l’ennesimo crollo delle quotazioni alla Borsa merci di Foggia, dove il prezzo del frumento duro è sceso di altri 30 euro a tonnellata. Cia non trova spiegazione per ribassi così consistenti in un periodo storico che vedeva la produzione nazionale abbondantemente al di sotto della media storica (dato Ismea 2022) in seguito agli scarsi raccolti dovuti alle varie calamità che hanno colpito il settore primario. I produttori temono un attacco speculativo e chiedono l’intervento del Governo.
Fonte: Cia Puglia