Mancava soltanto l’ufficialità: Delio Rossi è il nuovo allenatore del Calcio Foggia 1920. L’ex tecnico di Lazio, Palermo, Fiorentina e non solo si è legato al club rossonero fino al 30 giugno 2024. “Sono molto emozionato – dichiara ai microfoni della società – Torno a casa, torno nella città che mi ha reso grande. A Foggia ho tutto: storia, ricordi e affetti. Torno in quella che sento la mia città. Forza Foggia”. Poche parole, ma che riassumono perfettamente quello che da sempre rappresenta il capoluogo dauno per il tecnico originario di Rimini.
Un crogiolo fatto di emozioni di ogni tipo: da quelle famigliari (sua moglie è nata a Foggia, ndr) a quelle sportive. Gli anni passati all’ombra dello Zaccheria da calciatore (1981- 87), la brevissima parentesi da allenatore della Primavera (91-93) e della Prima Squadra (95-96) sono lì dietro l’angolo dei suoi ricordi. Storie di un libro che adesso si appresta ad accogliere un altro capitolo della sua vita sportiva di Capitanata. Qualcosa mai vissuto nelle sue avventure precedenti, ma che di certo ha avuto un ruolo fondamentale nella decisone che lo ha spinto ad accettare questa nuova e difficilissima sfida. Un stimolo concreto inevitabilmente tracciato da questioni di cuore e sportive.
Quali? Su tutte quella di poter modificare l’andamento emotivo che ad oggi continua a caratterizzare l’evoluzione di questa stagione. Una sfida a dir poco complicata, ma che potrebbe trovare rinnovato vigore nella voglia spasmodica del tecnico rossonero di poter dimostrare le sue qualità nel luogo dove ogni cosa ha avuto inizio: Foggia. Il tutto guardando con aria di sfida al 2024. Il termine ultimo di un contratto appena firmato, ma che il popolo rossonero spera possa rappresentare soltanto il primo passo verso una rigenerazione che ad oggi francamente sembra difficile da immaginare. Una triste realtà che il neo tecnico dei satanelli vorrà di certo modificare già dalle prossime partire di campionato.