Oggi 21 marzo è La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La Giornata, riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, è alla sua ventottesima edizione: “… un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali, in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera” come si legge nel documento di presentazione della manifestazione.
L’edizione 2023 è a Milano
Lo slogan “È possibile”
“Lo slogan di questa Giornata vuole far riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. La parola “possibile” deriva da “potere” e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. Oggi “è possibile” superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà” – è scritto nel documento di Libera.
Leggere i nomi delle persone barbaramente
assassinate dalle mafie, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio
dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri.
Molti di quei nomi sono di persone uccise nel nostro territorio.