Il Prefetto di Foggia firma 4 interdittive antimafia. La coop. “Tre Fiammelle” tra le società colpite. Le prime reazioni della politica locale.

Sempre più forte l’attenzione della Prefettura rispetto ai rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale.

Prosegue infatti in maniera decisa ed incisiva l’attività di prevenzione antimafia della Prefettura di Foggia ai fini della tutela dell’economia legale nel contesto territoriale provinciale.

Al riguardo, il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante – sulla base degli approfonditi accertamenti condotti dalle Forze di Polizia e dell’attività del Gruppo Interforze Antimafia – ha firmato 4 provvedimenti antimafia nei confornti di altrettante società con sedi a Foggia (1), Monte Sant’Angelo (2) e San Nicandro Garganico (1), operanti nei settori rispettivamente dei servizi di pulizia di edifici pubblici e privati, del commercio, e delle erogazioni in agricoltura.

La complessa attività istruttoria che ha condotto all’adozione dei provvedimenti di rigore dell’informazione antimafia interdittiva permette ancora una volta il perseguimento dell’obiettivo della tutela dell’economia legale, e della garanzia della sana concorrenza tra le imprese, impedendo alle società “infiltrate” di contrarre con la Pubblica Amministrazione, preservando in tal modo i settori produttivi e la stessa economia del territorio”.

Questo il comunicato con il quale la Prefettura di Foggia ha dato notizia del provvedimento emesso.

Tra le società colpite c’è la cooperativa “Tre Fiammelle” con sede a Foggia.

Il gruppo “Tre Fiammelle” è una delle realtà imprenditoriali più grosse della provincia di Foggia e della Puglia. Lavora con numerosi enti pubblici in regione e fuori regione.

A Foggia la cooperativa di Michele D’Alba, si è aggiudicata alcuni bandi emessi dalla Commissione Prefettizia, insediatasi dopo lo scioglimento per mafia del Comune capoluogo. Altri appalti sono in essere con numerose altre amministrazioni, tra queste i Comuni di Cerignola e Manfredonia.

Ecco le prime reazioni dellapolitica locale. Francesco Bonito Sindaco di Cerignola ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“In data odierna la Prefettura di Foggia mi ha comunicato la interdittiva antimafia decretata a carico della società cooperativa Tre Fiammelle di Foggia. Tale cooperativa ha rapporti con il Comune di Cerignola per la manutenzione e l’efficientamento energetico a servizio di enti pubblici comunali.

La comunicazione a me inviata è stata altresì trasmessa in primo luogo alla Commissione Prefettizia straordinaria di Foggia e, a seguire, ad altri 8 sindaci di Città pugliesi, beneventane, napoletane e salernitane. La mia Amministrazione è pertanto estranea alla individuazione di quella cooperativa per i servizi che ha poi reso e per i quali era stata da noi invitata ad una significativa riduzione dei compensi a suo tempo pattuiti (nel 2018 sotto la gestione Metta e mantenuti dalla Commissione Straordinaria).

Su tali premesse respingo categoricamente ogni insinuazione relativa alla trasparenza dei miei comportamenti e di quelli della mia Amministrazione”.

A Manfredonia, si registra una prima nota a firma del PD:

“L’interdittiva antimafia che ha colpito la società Tre Fiammelle avrà un inevitabile riverbero sulla gestione di alcuni servizi pubblici affidati alla stessa impresa dal Comune di Manfredonia.
Riteniamo indispensabile, dunque, che il sindaco Gianni Rotice riferisca in Consiglio comunale e comunichi alla città quali attività e servizi sono svolti dalla Tre Fiammelle, quali effetti avrà il decreto prefettizio sulle medesime attività e i medesimi servizi, quali azioni intraprenderà l’Amministrazione comunale per scongiurare interruzioni o disservizi ai danni della cittadinanza.
Il Gruppo consiliare dei Progressisti Dem presenterà su questo argomento un’interrogazione urgente già lunedì mattina e chiederà che al più presto sia convocato il Consiglio comunale.
Non è nostro intento speculare sull’interdittiva antimafia a carico dell’azienda che fino a qualche mese fa era guidata da uno dei più attivi sponsor del sindaco Rotice, piuttosto è nostro preciso dovere istituzionale, politico e civico esercitare i poteri di vigilanza propri della minoranza consiliare a tutela degli interessi pubblici e dell’efficienza dei servizi rivolti alla cittadinanza.”