Foggia, due settimane per capire chi sei

“Dopo una prestazione del genere è facile pensare che la partita col Taranto possa essere una passeggiata. Però chi conosce il calcio sa bene che non è così”. Questo è il messaggio che Fabio Gallo ha lanciato durante la conferenza stampa post gara di Pescara. Parole inequivocabili che cercano in qualche modo di ridimensionare il fuoco emotivo scaturito dal successo dell’Adriatico. Inevitabile. Del resto il roboante 0-4 rifilato alla squadra di Alberto Colombo ha risvegliato i sogni dei tifosi rossoneri, ma allo stesso tempo potrebbe ridimensionare pericolosamente le reali difficoltà che dovranno affrontare i satanelli nelle prossime gare di campionato: Taranto, Gelbison e Crotone.

Un trittico di partite sicuramente alla portata del Foggia (le prime due su tutte) ma che non può fare a meno di tenere in considerazione il momento che stanno vivendo le rispettive squadre. Partiamo dal Taranto. I ragazzi di Ezio Capuano sono una delle maggiori sorprese di questo campionato. Dopo un avvio a dir poco complicato i rossoblu sono stati capaci di riscrivere la propria classifica con sacrificio, dedizione: le principali caratteristiche delle squadre dell’ex allenatore rossonero.

Un cambio di rotta decisivo che oggi ha portato il Taranto fino al 13° posto con ben 30 punti. Un bottino niente male che va ad aggiungersi ai risultati ottenuti negli ultimi 2 mesi: 3 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Numeri di assoluto rilievo che acquisiscono ulteriore valore se analizzati considerando i gol subiti (8). Un numero esiguo visto che più della metà sono arrivati nelle uniche due sconfitte rimediate in questo periodo: Avellino (4-0) e Catanzaro (1-0).

Insomma, se qualcuno dovesse ancora pensare che la sfida di mercoledì (ore 21) possa essere una passeggiata potrebbe sbagliarsi e non di molto. La sconfitta dell’andata (al netto delle discusse scelte arbitrali) continua a fare male. Un vantaggio per i ragazzi di Capuano, ma anche per quelli di Gallo che di certo punterà sulla voglia di rivalsa del suo Foggia. Discorso tutt’altro che differente per la Gelbison ferma al 15° posto con 28 punti. La squadra di Fabio De Sanzo (avversario del Taranto proprio nell’ultimo turno) sta cercando di venir fuori da un periodo sicuramente non semplice. Negli ultimi due mesi è riuscita a raccoglie 1 vittoria 6 pareggi e 3 sconfitte. Numeri però indicativi di una squadra tutt’altro che vittima delle pressioni tipiche della cosiddetta “matricola”.

Il tecnico di Castrovillari (subentrato a Gianluca Esposito proprio a pochi giorni dalla sfida col Taranto nel girone di andata) è riuscito a forgiare una squadra forte nel carattere ma soprattutto nella coesione. Peculiarità che le hanno permesso di ottenere punti importanti contro Picerno, Latina, Taranto (0-0), ma soprattutto Avellino e Crotone (1-1). Squadre sulla carta superiori sotto diversi aspetti, ma che i rossoblu sono riusciti a ribaltare con la fame di chi non ha intenzione di fare una brutta figura tra i professionisti. Una lezione che anche in questo caso ha dovuto imparare il Foggia nel girone di andata. Era la prima panchina rossonera di mister Gallo, un ricordo lontano ma che di certo vorrà sostituire con qualcosa di nuovo e soprattutto più soddisfacente.

Una cosa che invece non vorrà fare contro il Crotone. L’ultimo avversario che i satanelli dovranno affrontare nei prossimi 12 gironi. La squadra dell’ormai ex Eugenio D’Ursi non ha bisogno certo di presentazioni. A differenza delle altre avversarie è l’unica che in questi due mesi non ha mai perso: 6 vittorie e 4 pareggi. Dati che rispecchiano perfettamente la seconda posizione in classifica (56 punti) e che forse lasciano pensare ad un’unico esito possibile. Poco male. Del resto Gallo ha già dimostrato come possano essere ribaltati anche i pronostici più scontati.

Lo ricorda bene il popolo dello Zaccheria nella gara di andata (1-0) ma anche il tecnico di Bollate. Il quale vorrà certamente omaggiare la prima vittoria sulla panchina rossonera con un risultato che possa di nuovo rendere felici tutti i tifosi rossoneri. Nella speranza che poi possa ripetersi in quella che forse è la partita più importante della stagione: il ritorno di Coppa Italia contro la Juventus Next Gen.