Foggia: adesso hai il tuo bomber, ma…

Verrebbe da pensare soltanto una cosa: finalmente. A poche ora dalla vittoria roboante sul campo del Pescara, il Foggia sembra aver trovato il suo bomber o per essere più precisi il suo capocannoniere: Roberto Ogunseye. Il gol del vantaggio segnato al 9’ del primo tempo ha permesso all’attaccante mantovano di siglare la quinta rete del suo campionato, ma soprattutto di eguagliare il record delle ultime due stagioni vissute con Cittadella (Serie B) e Modena. 5 gol uno più pesante dell’altro che hanno aiutato il Foggia a portare a casa ben 10 punti in campionato.

Un bottino niente male che va a sommarsi ai numeri della Coppa Italia: 3 gol in altrettante partite. La competizione da cui è partita la grande rinascita del 27enne rossonero in occasione dell’attesissima sfida Foggia – Catanzaro. 90’ di pura sofferenza che hanno visto Ogunseye prendersi la scena, ma soprattutto gli applausi dei tifosi dello Zaccheria con quel rigore siglato al 76’ (raddoppio di D’Ursi al 91’). Il pallone del dentro o fuori e forse in un certo senso anche del destino dello stesso attaccante in maglia rossonera.

Da quel momento le sue prestazioni hanno subito un vero e proprio stravolgimento o quanto meno hanno stuzzicato l’attenzione del tifoso. “Ogunseye si merita tutto questo – ha sottolineato Gallo nella conferenza stampa post gara col Potenza – perché ha sempre lavorato con il massimo impegno. Lo ha fatto anche in quelle partite dove la prestazione è sembrata più ‘brutta’ di altre solo perché non è riuscito a fare gol. Per me non funziona così. Un calciatore gioca male quando non è nella partita. Questo Roberto non l’ha mai fatto, perché ha sempre giocato con sacrificio per il bene della squadra dimostrando di essere una risorsa importante. Detto questo sono contento ma non del tutto, perché deve continuare su questa strada restando sempre concentrato e pensando che io possa anche non farlo giocare”.

Parole al miele che di certo l’attaccante ha fatto sue visto il gol segnato, ma soprattutto l’impegno messo in campo che continua ad alimentare il suo entusiasmo. Una buona notizia per i tifosi, ma in particolare per il tecnico di Bollate. Il quale dopo tanta fatica e sofferenza è riuscito a trovare i giusti equilibri anche nel reparto offensivo. Il vero tallone d’Achille della squadra rossonera che per buona parte del campionato ha dovuto combattere con una seria anemia in zona gol. Adesso però Gallo sembra aver trovato la giusta cura. Un rimedio fondamentale, ma che potrebbe anche non essere l’unico. Già, proprio così. La partita dell’Adriatico ha regalato un’altra gioia ai tifosi: il primo gol di Giacomo Beretta.

L’attaccante varesino è tornato a Foggia per vivere il secondo capitolo della sua carriera all’ombra dello Zaccheria. La speranza è quella di rievocare le emozioni della prima avventura (stagione 17-18) culminata con il suo record personale di gol (7) e un ottimo 9° posto in Serie B. I primi minuti giocati lasciano ben sperare e la rete del definitivo 0-4 non ha fatto altro che alimentare la fiducia dei tifosi rossoneri.

Del resto nella sua lunga carriera ha dimostrato di poter essere protagonista in più di un’occasione. Un dettaglio non di poco conto e che certamente mister Gallo cercherà di esaltare nel migliore modo possibile. Una dolce realtà figlia di un indiscusso talento che in questa Serie C potrebbe davvero fare la differenza. Insomma il giocatore ci crede, come lo stesso popolo dello Zaccheria. Nella speranza di raccogliere i frutti di un sano dualismo (Beretta e Ogunseye) che potrebbero scrivere un futuro ancora più interessante.