Viale Colombo, il grande imbuto

E’ giunto il momento di un altro pezzo inutile da scrivere. Dopo quello di fine settembre sui marciapiedi di via Diomede con pavimentazione venuta meno in gran parte (ad oggi situazione invariata), questa volta rivolgiamo l’attenzione a quanto accade ogni giorno all’imbocco di viale Colombo arrivando da corso Roma e percorrendo in quel momento piazza della Libertà. Nel fare la semicurva che costeggia l’ingresso dell’ASL (per intenderci l’”Inàm”, volendo essere compresi dal più ampio numero di lettori), si fa molto spesso fatica a causa delle auto ai lati della carreggiata, che così si restringe notevolmente. Per una macchina, dopo un po’ (non sempre) si risolve tutto. Ma per un autobus (per intenderci la “circolare”…) la situazione diventa più complicata. Quando il mezzo pubblico rimane bloccato, a bordo è tutto un “Ma i vigili dove sono?”, “Le forze dell’ordine non possono venire in questi casi?” “No, che c’entrano loro!”, “Ma voi autisti non riuscite a far fare qualcosa ai vertici dell’Ataf perché intervengano sulla polizia municipale ed eliminare una volta per tutte queste situazioni?”, ecc. “Seeee”. Segue, quasi sempre, una risposta rassegnata da parte di un altro viaggiatore o dello stesso autista. Oltre a quello di viale Colombo, esistono altri “buchi neri stradali” simili in città, come quello nei pressi della Chiesa di “Gesù e Maria”, in pieno centro cittadino. Anche lì auto in sosta selvaggia bloccano le “circolari” e conseguentemente il traffico. E, di conseguenza, le circolari arriveranno in ritardo alle fermate. Un po’ come succede la sera, dalle 18.30 alle 22.00, in corso Cairoli dove gli autobus restano imbottigliati nel traffico. Ma questa è un’altra storia. Per un altro pezzo inutile.