Il Pescara fa poker, 0-4 allo Zaccheria

Partita che inizia su buoni ritmi con le due squadre che cercano il vantaggio con ripartenze fulminee, migliori e più fluide quelle abruzzesi. Al 4’ tiro da fuori di Peterman di poco a lato; al 11’ Desogus sventola centrale dalla lunetta, Nobile devia in angolo; tre minuti dopo Milani, servito bene in profondità, si fa recuperare dalla difesa rossonera, va, comunque, al tiro dal limite ma mette fuori. Al 18’ conclusione di D’Ursi da fuori a giro che termina di poco alta. Al 28’ Leo crossa da destra per la testa di Vuthaj che non centra la porta. Di Noia al 37’ dal limite, al termine di un’azione d’attacco incessante, spara alto. Tiro fotocopia di quello precedente quattro minuti dopo del pescarese Lescano, palla che sorvola il settore superiore della curva nord. Ma è proprio il numero dieci abruzzese che al 44’ porta in vantaggio gli ospiti. Recupero palla di Cancellotti sulla destra, cross di Cuppone sul secondo palo per Lescano che non fallisce sotto rete. Nei minuti di recupero, conclusione centrale di Costa su calcio di punizione dalla tre quarti, si distende senza problemi Plizzari. Primo tempo che si chiude 1-0 per il Pescara che ha mostrato sicuramente un calcio ben più organizzato rispetto a quello dei Satanelli di Boscaglia alla ricerca ancora di un gioco che non sia, soltanto, l’iniziativa individuale e la ricerca della seconda palla, ma, perlomeno, mettere insieme tre passaggi di fila.

Al 46’ Tonin sostituisce Peralta. Ma il prodotto non cambia. Il raddoppio del Pescara arriva al 55’ con Milani che scambia in area con Lescano per poi piazzare la sfera nell’angolino più lontano. Foggia che resta in dieci al 66’ per un brutto fallo di Di Pasquale su Cuppone: rosso diretto. Boscaglia sostituisce al 68’ Papazov (prende la posizione dell’espulso Di Pasquale) per D’Ursi. Non c’è più partita, con una sola squadra in campo, il Pescara, ed un Foggia che non riesce ad imbastire un’azione che sia una. Pescara vicino al terzo gol al 76’ con un colpo di testa di Lescano. Ma ci pensa Kraja due minuti dopo, su assist di Cancellotti a segnare il 3-0. Il tifo organizzato chiede a gran voce (con tanti cori)  a Boscaglia di andare via. Poker di Vergani al 86’ dal limite, palla sotto l’incrocio per il 4-0 finale. E l’umiliazione per il Foggia di Canonico e Boscaglia termina qui.

(Foto di Monica Carbosiero)