Giorgio Majoli, un gruppo di tifosi lo ricorda sul quotidiano di Verona

La scomparsa di Giorgio Majoli, ex calciatore del Foggia della prima serie A, avvenuta a Verona il 7 settembre, ha destato un grande sentimento di commozione e tristezza. La notizia si è diffusa in un attimo e i social network ne hanno amplificato e moltiplicato la propagazione. Tanti i ricordi, i commenti commossi e le rievocazioni di episodi che hanno interessato il giocatore veronese. Tifosi rossoneri da tutt’ Italia hanno voluto partecipare al lutto che ha colpito l’ambiente sportivo foggiano. Anche giovani sostenitori dei Satanelli che mai avevano visto giocare “Gamba di legno” e neanche lo avevano mai sentito nominare sono rimasti affascinati dai racconti di genitori e zii che avevano visto le gesta in campo di Giorgio Majoli. I funerali si terranno oggi a Verona nella chiesa della Beata Vergine Maria e si prevede una grande partecipazione. Tanti i messaggi di affetto e condoglianze arrivati tutti dal web da tifosi e appassionati di calcio alla famiglia Majoli. Ma un gruppo di tifosi foggiani ha fatto di più: la loro è stata  una partecipazione al lutto in modo tradizionale, diciamo  pure del secolo scorso. È stato il  gruppo whatsapp  “Che si dice du Fogge?”, attivo sul web da quasi otto anni, nato per iniziativa del giornalista e scrittore  Giovanni Cataleta, collaboratore di Mitico Channel. La chat dedicata al Foggia e a tutto quello che ruota attorno al pianeta rossonero ha aderenti oltre che in Capitanata in ogni parte d’Italia e all’estero. Proprio uno dei componenti del gruppo, un professionista foggiano residente a Verona, ha avuto l’idea e l’iniziativa di partecipare alla perdita del grande Giorgio Majoli con un vecchio e tradizionale necrologio sulla carta stampata  sul giornale maggiormente diffuso nella città scaligera, “L’Arena”.   Il  professionista foggiano si è recato presso la redazione del quotidiano veronese e ha dettato il necrologio in nome del gruppo nato dal web e per conto della città di Foggia. La segretaria addetta al servizio è rimasta meravigliata e ha apprezzato molto, a titolo personale, l’affetto e la passione  del messaggio di una tifoseria e di una città nei confronti di un giocatore che ha giocato nel Foggia quasi 60 anni fa.