Boscaglia: insidie di domani arriveranno dal fatto che il Latina è squadra che ha cambiato pochissimo

Arriva puntuale, a mezzogiorno, Roberto Boscaglia, all’appuntamento con la prima conferenza di vigilia di una gara di campionato del Foggia. “C’è ancora molto da lavorare”, sottolinea subito l’allenatore rossonero che evidenzia come alcuni giocatori siano arrivati solo negli ultimi giorni. “Ma quello che abbiamo fatto in ritiro, comunque, rimane. Ricordo anche – prosegue il tecnico di Gela – che siamo la squadra che ha cambiato di più: 18 giocatori nuovi. Dovremo essere bravi ad integrarli il prima possibile. Alcuni di loro prima di arrivare non hanno potuto allenarsi perché fuori rosa”. Boscaglia si dice soddisfatto della campagna acquisti della società che ringrazia pubblicamente. “La nostra bravura – sottolinea – dovrà essere quella di non perdere terreno all’inizio per, poi, dalla seconda parte, quando le squadre si assestano, diventare protagonisti”. Domani per la gara contro il Latina non ci saranno Nobile (squalificato), Rizzo (infortunato) e Papazov (non è arrivato ancora il transfert e, dunque, non può essere convocato). Le insidie della partita arriveranno, secondo Boscaglia, dal fatto che il Latina è una squadra che ha cambiato pochissimo. “Sarà un impegno difficile e tosto. Noi, tuttavia, – fa notare – intendiamo dominare il gioco e cercare di gestire tutti i momenti della partita, anche quelli di difficoltà tecnica. Bisognerà considerare che la squadra giocherà per la prima volta allo Zaccheria avendo svolto gli allenamenti finora su un campo sintetico. Non sono soddisfatto degli impegni nel pre-campionato, avrei preferito giocare con squadre di categoria o superiori. Ma, pur avendo fatto di tutto la società, emerge la difficoltà a preparare amichevoli di un certo livello”. Infine, sulla serata di ieri allo stadio per la presentazione dei Satanelli stagione 2022-2023, “è stato un fiume di emozioni e noi viviamo di questo. Dovremo essere bravi a trasformare queste emozioni in rabbia”. Alla stampa, alla fine, rivolge un avviso: “Non avrete mai da me in anticipo quello che metterò in pratica il giorno dopo  per non dare vantaggi all’avversario”. “In bocca lupo, Mister”, gli dice qualcuno da lontano. “Grazie e viva il lupo”, risponde Boscaglia mentre esce dalla sala Fesce.

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