La giornata foggiana di Mario Desiati inizia poco prima delle 13 in una libreria del centro di Foggia per un velocissimo firmacopie. Non può trattenersi come altre volte con i lettori del capoluogo, proprio un saluto. Desiati, infatti, è atteso a Rocchetta Sant’Antonio per una iniziativa dedicata al suo libro. Nel suggestivo largo D’Aquino, sotto il castello, in serata il vincitore del Premio Strega 2022, presentato da Antonella Soldo, racconta il suo incontro con il libro di Maria Teresa Di Lascia “Passaggio in ombra”.
“Lo trovai molto difficile, – racconta – avevo 17 anni, però sentivo durante la lettura che c’erano dei momenti in cui mi dicevo ‘Ma sta parlando di me?’, anche se è una storia di mezzo secolo prima. E’ un libro in stato di grazia. Lo stato di grazia bacia, secondo me, alcuni scrittori una volta nella vita. Scrive un libro modernissimo perché parla di un tempo e di una terra che non era stata raccontata in quel modo. E parla di un tipo di famiglia che è diversa da tutti gli altri tipi di famiglia del Sud Italia”.
Desiati rimarca il fatto che oggi non sarebbe uno scrittore se non avesse letto “Passaggio in ombra”, “La malapianta” di Caterina Durante, ma anche “Analisi in famiglia” di Maria Marcone, scrittrice di Foggia “dimenticatissima. E che oggi stanno riscoprendo e rivalutando. Una scrittrice” – aggiunge lo scrittore nato a Locorotondo ma cresciuto a Martinafranca – “che scrisse un libro, ‘E venne il settimo giorno’ che è un romanzo distopico. Oggi tutti fanno i romanzi distopici. Lei lo fece 30 anni fa”.
Un riferimento, poi, lo fa anche al proprio testo insignito del Premio Strega. “Spatriati, nel mio dialetto martinese, significa una persona che per gli altri è fuori da quello che dovrebbe essere. L’irregolare per eccellenza è un soggetto di 40 anni circa che non ha un posto fisso nel mondo, non ha un’identità di genere chiara, non ha figli oppure ha una famiglia anche quella spatriata. Non si capisce che lavoro fa”.
Da registrare, infine, l’inaugurazione del percorso di arte pubblica con opere dedicate a “Passaggio in Ombra” a cura di Alessandro Tricarico. Buona affluenza di pubblico ieri sera ai piedi del Castello, ma poca gente dal capoluogo. E non sarà certo la pioggia caduta qualche ora prima in provincia di Foggia a costituire un’ottima scusa. Dalle 21 il cielo era pieno di stelle anche in onore della letteratura pugliese.