Tutolo: sciopero della fame a oltranza se non si convoca un Consiglio regionale sulla Capitanata

“Sto andando a Bari, alla sede del Consiglio della Regione Puglia, come faccio ogni mattina da oltre due anni. Ma oggi sarà diverso: mi accamperò ad oltranza in Via Gentile (sede della Regione Puglia ndr) e inizierò lo sciopero della fame”. Queste le parole con le quali il Consigliere regionale Antonio Tutolo ha annunciato questa mattina, sul suo profilo facebook la decisione di intraprendere questa azione di protesta.

“Ciò che chiedo da due anni è che si celebri un Consiglio regionale monotematico sullo sviluppo della provincia di Foggia. Lo hanno fatto slittare tante volte per vari motivi, adesso vorrei che fosse stabilita con urgenza una data certa, in modo che si riunisca appena si formerà il nuovo Governo e vi prendano parte i parlamentari pugliesi, nonché tutti i sindaci di Capitanata”.

Questa la richiesta di Tutolo al Governo regionale che abbiamo raggiunto al telefono:

D. Da quanto tempo ha fatto richiesta per tenere un Consiglio monotematico dedicato alla Capitanata?

Tutolo: “Fin dal mio insediamento che risale a circa due anni fa. Evidentemente non c’è mai stata una reale volontà a sostenere questa iniziativa. Quando poi ho fatto sottoscrivere questa richiesta a tutti i Consiglieri regionali della provincia di Foggia fu fissata la data del 12 di luglio scorso. L’impossibilità ad essere presente della Ministra per il Sud Mara Carfagna ha fatto saltare l’incontro. Da allora non se ne sa più nulla e io non lo posso accettare”.

D. Quella di oggi è una azione di protesta eclatante davanti alla sede regionale

Tutolo: “Lo faccio per attirare l’attenzione del governo regionale e nazionale sulla provincia di Foggia, perché 600mila cittadini pugliesi si sentono abbandonati e trascurati, perché la bellissima terra che mi onoro di rappresentare da Consigliere regionale sta diventando invisibile e invivibile. Io vorrei parlare di sviluppo di questa terra, desidero che si ragioni seriamente sulle concrete prospettive di sviluppo della Capitanata, partendo da nuove strategie e che si mettano sul piatto idee che risolvano una volta per tutte i problemi atavici che tutti conosciamo; se non lo fa il Consiglio Regionale chi lo deve fare?

Il post di Tutolo si conclude con un accorato appello alla società civile di Capitanata a “farsi sentire”:

Ci depredano il territorio e stiamo zitti. I nostri figli studiano fuori, lì rimangono e stiamo zitti. Ci mancano progetti per infrastrutture che ci facciano crescere e colmare lo squilibrio che ci differenzia dalle altre province pugliesi e stiamo zitti. Produciamo prodotti agricoli di qualità ma lasciamo che li lavorino aziende fuori regione e stiamo zitti. Tra poco non avremo nemmeno l’acqua dai rubinetti di casa e stiamo zitti. Non c’è lavoro e le nostre città si spopolano e stiamo zitti. Si (e ci) sparano per strada e stiamo zitti… ma scusate, e sarei io il pazzo?