Foggia, quanto segni? Da Curcio a Schenetti: ora tocca a Boscaglia

Il mercato ha lasciato una certa dose di dolcezza nelle bocche del popolo rossonero. Tanti volti nuovi, ma soprattutto giocatori capaci di poter fare altrettanti gol. La scorsa stagione ha conclamato il valore imprescindibile di Alessio Curcio. Il capitano si è dimostrato ancora una volta fantasista, ma soprattutto goleador indiscusso della macchina rossonera. 

15 gol che hanno aiutato l’ex squadra di Zdenek Zeman ha strappare sul campo, il titolo di miglior attacco del girone. Adesso però, il mercato ha disegnato un nuovo Foggia. Una squadra che ha dovuto salutare la maggior parte dei protagonisti passati (Ferrante e Merola su tutti) ed accogliere quelli che si spera possano trainare i rossoneri 2022-23.

Il primo che ha stuzzicato la fantasia dei tifosi, è stato sicuramente Diego Peralta. L’italo-argentino è arrivato a Foggia tra l’entusiasmo della piazza e la voglia matta di riscrivere il suo prossimo futuro. Alla corte di Cristiano Lucarelli, il giovane esterno ha vissuto momenti di alti e bassi. Nell’anno della promozione in serie B si è dimostrato sicuro protagonista della cavalcata trionfale della Ternana, ma senza imporsi con quella determinazione utile a spazzare i mugugni (pochi) dei tifosi rossoverdi. 

Una storia che si è ripetuta anche l’anno scorso in cadetteria, dove è riuscito a collezionare 16 presenze e un solo gol in campionato. Poco male. Adesso Peralta è arrivato a Foggia per tentare il definitivo salto di qualità che tutti stanno aspettando, in primis lo stesso giocatore. Un risultato che se raggiunto proietterebbe l’ex Ternana tra i migliori calciatori del girone e più in generale della Serie C.

Un traguardo al quale di certo ambisce anche Roberto Ogunseye. Ad oggi, l’ex Modena è a tutti gli effetti il centravanti cardine della squadra di Roberto Boscaglia. I primi lampi del ritiro estivo hanno mostrato un giocatore di sicuro talento, ma soprattutto un potenziale che se lasciato esprimersi potrebbe garantire una graditissima sorpresa al popolo rossonero. In modo particolare se dovesse riuscire a superare il numero di gol segnati l’anno scorso (5). 

Poi ci sono i giovani: Tonin e Vitali. Una coppia d’attacco che nella passata stagione ha fatto parlare di sé nei discorsi delle rispettive tifoserie. Il talento c’è e la voglia di emergere altrettanto. Ad oggi i giovani attaccanti partono alle spalle dei cosiddetti titolari, almeno sulla carta. Un ragionamento che ha contagiato un po’ tutto il popolo rossonero, ma di certo non l’allenatore di Gela. 

I due giocatori, come Ogunseye e Peralta non hanno vissuto una stagione a ritmo di gol (2), ma le loro prestazioni hanno di sicuro contribuito ai traguardi raggiunti dalle loro squadre. Una buona notizia per il popolo dello Zaccheria che ha confermato, ancora una volta, la linea guida seguita dalla società in questo mercato: il talento. Un fattore dinamico che durante la stagione potrebbe quindi assumere forme, ma soprattutto volti diversi. Un sano atto sovversivo con il chiaro intento di mettere in difficoltà il tecnico Boscaglia nelle sue scelte. 

Insomma una formazione in piena costruzione, ma che molto probabilmente vedrà in pianta stabile l’ultimo acquisto del Foggia: Andrea Schenetti. L’esperto fantasista è reduce dalla sua migliore stagione (9 gol) e all’alba della sua massima maturazione (31 anni) è stato eletto insieme a Curcio faro tecnico della squadra rossonera. 

Un titolo più che meritato, soprattutto guardando i numeri complessivi dei due giocatori: 24 reti segnate sulle 32 totali dell’attacco rossonero. Dati su carta certo, ma sicuramente eloquenti per quanto riguarda la loro indiscussa incisività. Una forza motrice che ora Boscaglia è chiamato ad estrapolare anche dal resto del reparto offensivo. Un compito naturalmente complicato, ma non impossibile. Nella speranza di trasformare in realtà, le convinzioni fondate che hanno costruito il Foggia di questa nuova stagione.

foto: Calcio Foggia 1920 (@calciofoggia1920)