Che a marzo scorso l’imprenditore svizzero Massimo Mozer sia diventato a tutti gli effetti il proprietario del logo dei Satanelli, aggiudicandoselo ad un’asta pubblica per soli 28mila euro, è cosa nota. Che quindi l’abbia messo a disposizione della società Calcio Foggia 1920 a titolo gratuito è altrettanto noto. Ma di fatto quel logo sulle maglie del neo Foggia calcio non si è ancora visto “formalmente” dato che la società rossonera, a differenza di altre squadre di Serie C che si sono già mosse per tempo, non ha ancora ufficializzato le nuove maglie da gioco per la stagione 2022-23.
Eppure dovremmo esserci o quasi, anche in considerazione dei vincoli che impone in tal senso la Lega Pro. Con la circolare n. 7 del 4 luglio 2022 il Presidente Francesco Ghirelli invita le società ad indicare i colori delle divise da gioco per il prossimo campionato. Si legge infatti nella nota che “per la prima maglia devono essere riportati i colori della prima divisa ufficiale che le società sono tenute ad indossare per tutte le gare interne, mentre per la seconda e terza maglia devono essere riportati quelli delle divise da gioco che verranno utilizzate nelle gare in trasferta e che dovranno essere notevolmente diverse dalla prima per non generare confondibilità dei colori tra le due squadre contrapposte in campo”. E quanto richiesto dovrà avvenire improrogabilmente entro venerdì 12 agosto.
Questa circolare, se da un lato specifica i tempi da rispettare e la modulistica da presentare, nulla aggiunge a quel che la Lega Pro aveva già espresso con il comunicato n. 4/L del 1° luglio 2022 a proposito del “Regolamento delle divise da gioco per la prossima stagione 2022-2023”.
Qui, oltre ai colori ufficiali della squadra, alla numerazione e ai nomi dei calciatori sulle maglie per cui non cambia granché rispetto al passato, è regolamentato lo stemma e il nome della società, aspetto che ai foggiani interessa particolarmente visto che sancirà il ritorno del mitico logo dei Satanelli. E allora – per tenerlo bene a mente – l’art. 5 del Regolamento riporta:
1. Lo stemma della Società può essere applicato una sola volta, sia in forma ricamata che stampata sulla maglia, sui pantaloncini, su ciascun calzettone in ognuna delle cifre che compongono il numero apposto sulla parte posteriore della maglia.
2. Lo stemma della Società deve essere contenuto nelle seguenti dimensioni massime:
- maglia: 100 cm²;
- pantaloncini: 50 cm²;
- calzettoni: 50 cm²;
- numeri: 5 cm².
3. Lo stemma, il nome o un simbolo riconducibile alla Società possono inoltre comparire, anche solo in parte, sulla maglia e sui pantaloncini sia in jacquard che in altra forma similare; tuttavia, la citata forma non deve mai essere dominante sui colori della divisa o danneggiarne la distinguibilità.
4. Lo stemma, il nome, l’immagine della mascotte ufficiale, un motto, una frase o un simbolo riconducibile alla Società, privi di richiami pubblicitari o altri elementi grafici, possono anche essere inseriti all’interno, all’esterno o in prossimità del colletto. La scritta non deve, comunque, superare i 2 cm in altezza e la superficie non deve superare i 12 cm².
Ma all’interno del Regolamento di Lega sono disciplinati anche gli spazi riservati alla pubblicità degli sponsor, altro aspetto importante per la società e la tifoseria foggiana. Non è una novità infatti che dal 19 luglio scorso il Calcio Foggia 1920 abbia chiuso l’accordo con un nuovo sponsor tecnico grazie alla partnership che il club ha con GGTEAMWEAR, azienda napoletana leader nelle forniture tecnico sportive.
E così per la stagione ormai alle porte il Foggia vestirà il mitico marchio a tre strisce dell’Adidas, e lo farà ancora una volta dopo essere stata legata al brand tedesco per quattro anni consecutivi dal 1992 al 1996, con tre stagioni in Serie A e una in B.
L’art. 6 del Regolamento cita giustappunto:
1. Si intende per sponsor il nome, il marchio, il logo, il prodotto e/o il servizio riferito ad un’azienda.
2. È vietato pubblicizzare categorie di prodotti per i quali esista esplicito divieto di legge, nonché adottare slogan di natura politica, confessionale o razziale, o di cause che offendono il comune senso della decenza.
3. È consentito apporre sugli indumenti di gioco non più di sette marchi pubblicitari nel rispetto delle disposizioni di cui alle norme organizzative interne federali.
4. La pubblicità degli sponsor è consentita:
- nella parte anteriore della maglia, e, sul retro della stessa, sotto il numero; i marchi pubblicitari presenti sulla maglia non possono essere superiori a cinque e la superficie totale occupata dagli stessi non deve superare i 950 cm²;
- sulla parte anteriore dei pantaloncini da gioco con uno spazio per la pubblicità di un solo sponsor commerciale delle dimensioni fino a 100 cm²;
- sulla manica sinistra della maglia con uno spazio per la pubblicità di un solo sponsor commerciale delle dimensioni fino a 50 cm².
5. In aggiunta agli spazi sopra indicati per i marchi, è riservato alla Lega, per la collocazione di un proprio sponsor, uno spazio sulla manica sinistra. La Lega si riserva di concedere l’utilizzo di tale spazio alle società qualora non ne usufruisca direttamente.
6. Lega Pro si riserva, inoltre, per la collocazione del logo/marchio del proprio partner istituzionale, uno spazio sulla manica destra.
7. Le Società hanno la facoltà di utilizzare sponsor diversi per ogni gara. Le divise ufficiali da gioco, con l’apposizione degli sponsor nei limiti e con le modalità sopra individuate, devono in ogni caso essere depositate ed approvate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico.
8. La pubblicità degli sponsor commerciali non è consentita sul colletto, sui calzettoni e all’interno dei numeri.
9. Più società di Lega Pro possono utilizzare la pubblicità degli stessi sponsor sulle maglie da gioco.
Ma è l’art. 7 che più da vicino regolamenta gli spazi riservati alla pubblicità del fornitore dell’abbigliamento sportivo (sponsor tecnico):
1. Sulle divise da gioco può essere applicato il marchio dell’azienda produttrice o del fornitore dell’abbigliamento sportivo.
2. Il fornitore dell’abbigliamento sportivo può apporre il proprio marchio o nome su:
- maglia: un marchio o scritta sulla parte anteriore di dimensione non superiore a 20 cm²;
- pantaloncini: un marchio o scritta di dimensione non superiore a 20 cm²;
- calzettoni: un marchio o scritta di dimensione non superiore a 20 cm² su ciascun calzettone.
3. Il fornitore dell’abbigliamento sportivo può inoltre apporre sulle divise da gioco il proprio logo figurativo nelle seguenti forme:
- maglia: una striscia di larghezza non superiore a 10 cm sul fondo della manica (sinistra e destra) o lungo la cucitura esterna di ciascuna manica o lungo la cucitura esterna della maglia (dal giro manica al fondo della maglia).
- pantaloncini: una striscia di larghezza non superiore a 10 cm sull’orlo inferiore
- calzettoni: una striscia di larghezza non superiore a 5 cm sul bordo superiore di ciascun calzettone o sulla parte superiore della caviglia.
4. Il marchio o il nome del solo fornitore dell’abbigliamento sportivo può essere, inoltre, incluso nello jacquard del tessuto della maglia e/o dei pantaloncini, a condizione che non sia dominante e che non impedisca ai colori di essere facilmente distinguibili.
5. Sulla parte anteriore della maglia può comparire il marchio di qualità del fornitore dell’abbigliamento sportivo, della superficie massima di 20 cm². Il bordo superiore di tale marchio deve essere situato a non più di 12 cm dall’orlo inferiore della maglia.
6. Le Società possono avere un fornitore dell’abbigliamento sportivo diverso per ogni competizione organizzata dalla Lega Italiana Calcio Professionistico.
7. È vietata la riproduzione dei marchi, ingranditi o ridotti, anche in modi deformati, nelle fantasie cromatiche e nello jacquard dei tessuti.
E concludiamo con l’art. 10 del Regolamento a proposito della fascia da capitano della squadra:
1. Il Capitano deve portare, quale segno distintivo, una fascia sul braccio di colore diverso da quello della maglia, sulla quale potranno essere apposti esclusivamente loghi, scritte e disegni riconducibili alla società e alla competizione.
2. La Lega si riserva la facoltà, in occasione di eventi speciali, di proporre la realizzazione di fasce da capitano celebrative.
3. Le fasce devono, in ogni caso, essere depositate e approvate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico.
A leggere il regolamento nella sua interezza viene quasi noia ma siamo certi che in casa Foggia saranno rispettati tutti i punti elenco con grande attenzione. Quanto alle date di presentazione delle prossime maglie abbiamo fatto domanda alla società ma al momento non c’è alcuna data ufficiale.
Riteniamo che bisognerà attendere il rientro in terra di Puglia prima di saperne qualcosa in più, come pure di sapere se sarà Alessio Curcio ad indossare ancora una volta la fascia da capitano.
Per approfondimenti si invita a leggere il comunicato ufficiale di Lega PRO a firma del Presidente Francesco Ghirelli: https://www.lega-pro.com/com/2223-4L.pdf