Vincere subito o almeno provarci fino in fondo. In questi giorni di ritiro tra le montagne di Camporosso, il pensiero più comune che potrebbe viaggiare tra le menti dei giocatori del Foggia è proprio questo. Forse per adesso solo una sensazione, ma con il forte desiderio che possa diventare una solida realtà. Una speranza per il popolo rossonero, ma soprattutto un obiettivo per Roberto Boscaglia. Il quale ora è chiamato a svolgere un compito tutt’altro che semplice: creare una squadra competitiva nel minor tempo possibile.
Un traguardo ostico, ma sicuramente inspirato dallo stesso mercato che i rossoneri sono riusciti a portare avanti. Gli arrivi dei vari Malomo, Ogunseye, Odjer, Nobile, Di Noia e Peralta hanno rappresentato un netto stravolgimento della natura calcistica del Foggia. Un cambiamento radicale che ha portato con sé due fattori fondamentali: talento ma soprattutto esperienza.
Un binomio che nella passata stagione è venuto meno e che inesorabilmente ha portato i rossoneri a diverse battute d’arresto. Un’altra storia e un’altra filosofia. Oggi però, il Foggia è cambiato e con lui anche il suo allenatore. In queste due settimane di ritiro, il tecnico di Gela è intenzionato a gettare le prime basi di quella che sarà la sua squadra.
Un gruppo di sicuro talento, ma ovviamente ancora lontano da quell’idea di coesione tecnica e caratteriale ben impressa nei pensieri dell’allenatore. Vale a dire un Foggia costruito proprio sulla colonna portante di questa stagione: l’esperienza. Una caratteristica certamente comune tra i nuovi acquisti ed unico propellente per cercare di accelerare il processo di crescita dell’intera compagine.
Uno step fondamentale che ha sempre richiesto tempo, ma che la società vorrebbe facilitare anche con un altro possibile innesto: Oliver Kragl. L’altro ieri l’ex Avellino è stato immortalato dai canali social del club, durante una partita a carte con alcuni giocatori rossoneri. L’anno scorso è stato ad un passo dal ritorno allo Zaccheria, ma alla fine Zdenek Zeman ha bloccato tutto con un lapidario “non è utile al mio gioco”.
Un’altra filosofia appunto, ma oggi il Foggia ha deciso di voltare pagina e il messaggio lanciato è stato chiaro: vincere subito o almeno provarci fino in fondo. Nella speranza che il presente conduca ad un futuro… immediato.