Tommaso Nobile al Foggia. Quel che ancora non si è detto di questo giovane e promettente portiere

Dopo un lungo tira e molla, che quasi si è tinto di giallo sollevando ilarità e mugugni nella piazza foggiana, ma che nel mondo del calcio è solo ordinaria amministrazione, finalmente da due giorni la società del Foggia si è dotata del secondo portiere. Parliamo di Tommaso Emanuele Nobile, che subentra ai dimissionari (esclusi, non è dato sapere) Alastra e Volpe e va ad affiancare il giovane Joaquin Domingo Dalmasso, che già ad aprile scorso, quando in panchina c’era ancora Zeman e nulla lasciava presagire alla sua dipartita, aveva deciso di accasarsi con il club rossonero fino al 30 giugno 2025.

Con un comunicato ufficiale la società di Via Gioberti ha quindi reso noto di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni di Tommaso Nobile. Il portiere classe ’96 arriva dalla Virtus Francavilla per legarsi al club rossonero fino al 30 giugno 2024. Immediate le dichiarazioni ufficiali del ragazzo, quasi a voler spegnere sul nascere ogni polemica: “Sono contentissimo di essere qui. Foggia è sempre stata la mia prima scelta e questa chiamata arriva nel momento migliore. Nelle ultime ore c’è stato l’interesse di un club di Serie B ma non potevo rifiutare una piazza come questa. Ringrazio la società per avermi voluto fortemente qui, sono onorato di vestire questi colori. Ora voglio solo dare il massimo, Forza Foggia”.

Tommaso Nobile nasce a Napoli il 3 novembre 1996 dove muove i primi passi da calciatore. Tra i suoi idoli, sin da piccolo, c’è Gianluigi Buffon, che ancora reputa uno dei più forti portieri in circolazione, ma non tutti sanno forse che da bambino Tommaso faceva il centrocampista, motivo per cui forse gli piace giocare anche con i piedi. E sarà per questo che Taurino, mister della Virtus Francavilla, chiedeva spesso alla squadra di avviare la manovra dal basso sfruttando le sue doti di calciatore, che ha nel sinistro il piede preferito.

Quando era al Carpi, nell’annata 2018-19, qualcuno lo ha descritto giustappunto come un “portiere moderno che sa giocare non con uno ma con tutti e due i piedi, capace di aggredire l’azione andandosi spesso a prendere il pallone oltre il dischetto del rigore”. Insomma, un portiere che sa unire la concretezza in porta e la spettacolarità nelle uscite.

Ma come mai un portiere così capace e promettente arriva a Foggia da svincolato? Nella stessa giornata in cui Nobile si stava accasando prima con il Rimini, società neo promossa in Lega Pro, e poi definitivamente con il Calcio Foggia 1920, la sua ex squadra ufficializzava l’addio annunciandone la risoluzione consensuale dopo 38 presenze tra campionato, Coppa Italia e gare Play off.

Un ragazzo – va detto – che non rimane a lungo nello stesso posto, ma forse non per sua esplicita volontà quanto per decisione di chi fino ad un paio di anni fa ne possedeva il cartellino

Dopo aver iniziato la carriera a soli 18 anni nella Sarnese, in provincia di Salerno e quindi in terra campana, viene ceduto a titolo gratuito alla società Matelica di Ancona e da questa alla Lucchese finché non acquisisce il suo cartellino la Pro Vercelli. In B il ragazzo colleziona appena 3 presenze per poi divenire oggetto di prestiti, contro partite e tentativi di acquisizione delle sue prestazioni a titolo definitivo mai andate a buon fine, da parte del Carpi in particolare.

Ad agosto 2021 finalmente si libera dalla Pro Vercelli e firma un contratto con la Virtus Francavilla, ma in terra brindisina decide di rimanere un solo anno nonostante un’annata densa di successi. Dalla B cominciano a suonare per lui le campane di Perugia, Frosinone e Venezia, squadre interessate ad averlo come secondo portiere. Ma a Tommaso piace giocare e rimanda indietro l’offerta. Poi si inserisce a sorpresa il Foggia che sbaraglia la concorrenza compreso il Rimini neo promosso in Lega Pro.

Intanto, un valore di mercato, quello di Nobile, che si attesta a 300mila euro (Fonte: Transfermarkt.it), pronto a risalire e a superare quello più alto (350mila) raggiunto in carriera quando era al Carpi, forse fin qui la sua migliore annata insieme a quella dello scorso anno.

Qualcuno ha ancora dubbi che sia venuto a Foggia a giocarsi la maglia con il giovane Dalmasso? Boscaglia non è Zeman e i numeri a volte parlano da soli…