La felicità si insegna a scuola. Il prof. Laudisi ci parla del progetto ”Le Scuole della Felicità”

“Le Scuole della felicità” è il progetto avviato nell’anno scolastico 2019-2020,  dal prof. Mariano Laudisi – docente di italiano dell’I.C. Virgilio-Salandra in Troia-Fg-  in accordo con la Dirigente prof.ssa Maria Michela Ciampi, che, ad oggi, vede coinvolte 21 istituzioni scolastiche di tutta Italia e un centinaio di docenti impegnati, dai micro-nido fino alla secondaria di secondo grado.

D. Come nasce l’idea di questo progetto?

Prof. Laudisi: “Ci siamo mai posti la domanda, forse troppo banale, “io mi amo?”. La risposta sembrerebbe scontata, ma non è così, soprattutto tra i ragazzi. Si finge di stare bene e lo testimoniano i dati sempre più allarmanti circa l’aumento dei disturbi legati alla psiche, all’apprendimento, alla depressione, all’uso di droghe ed alcool, alla sofferenza da bullismo, all’emarginazione”.

D. Quali sono i motivi di questo malessere sempre più diffuso tra i giovani?

Prof. Laudisi: Purtroppo viviamo in una cultura estremamente selettiva dove chi “non vale” viene scartato. La vita sta prendendo le sembianze di un talent. Se”Vali”, soprattutto ai fini commerciali, Vai avanti, se “Non vali” sei fuori. La “normalità”, la quotidianità è bandita dal palcoscenico della vita.  Anche il modello di scuola occidentale, incentrato sul “creare” alunni e uomini sempre più “efficienti” causa ansia da prestazione e stress contribuendo a generare adolescenti che, sempre più, fanno ricorso ad ansiolitici e psicofarmaci già in tenera età. I genitori troppo spesso contribuiscono a creare situazioni di stress nei ragazzi con atteggiamenti oltremodo protettivi e competitivi.

D. Nasce quindi il progetto “La Scuola della Felicità”

Prof. Laudisi: Il progetto si basa sulle teorie della Psicologia Positiva e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica ndr) e tiene presenti alcuni capi saldi importanti come, ad esempio non identificare l’alunno con il voto, valorizzarlo per il sol fatto che esiste, non stigmatizzare i suoi errori, aiutarlo a creare un pensiero positivo per il benessere personale e per un più proficuo apprendimento.

D. Tutte cose che si possono insegnare a Scuola?

Prof. Laudisi: Si è istituita l’ORA DELLA FELICITA’, un’ora didattica dedicata al benessere dell’alunno in cui egli impara a conoscere meglio se stesso e le proprie emozioni. E’ il primo esperimento in Italia di applicazione delle tecniche della Psicologia Positiva e della PNL alla didattica italiana. Hanno già aderito  22 Istituti Comprensivi da ogni zona d’Italia.

D. Cosa Insegnate ai ragazzi?

Prof. Laudisi: Tecniche di meditazione,  la mindfulness, esercizi fisici atti al rilassamento per abbassare l’aggressività, la pratica del linguaggio positivo, tutti esercizi mutuati dalla PNL e dalla Psicologia Positiva. In concreto proponiamo alle classi la visione di film a tema con discussione e rielaborazione finale,  la lettura di brani o di poesie a tema,  test sulla felicità e sul gradimento dei compagni di classe, di scrivere il diario delle emozioni, ed altro ancora.  Ovviamente alcune ore di formazione sono rivolte ai docenti per acquisire le competenze necessarie.  Alla fine del suo lavoro con la classe, ogni docente ci invia un elaborato conclusivo del  percorso didattico (video, foto, lettera, articolo di giornale, pagina di diario, poesia, ecc…) che pubblichiamo sulle pagine Facebook e Instagram, create ad hoc  (Fb: le scuole della felicità; Ig: lescuole_della_felicita).

D. Avete ulteriori progetti in cantiere?

Prof. Laudisi: Due in particolare.  Il mese scorso abbiamo dato inizio a una sperimentazione anche con il cibo della Felicità con lo chef orsarese Peppe Zullo e con Al Bano, ospite d’eccezione. L’altro riguarda “La Matematica terapeutica” che stiamo portando avanti con Rocco Dedda, docente di matematica e youtuber.